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30/05/10

Sabato pomeriggio sportivo



Sabato pomeriggio lungo e intenso. Alle ore 15,10 il figlio piccolo è saltato nel acqua e sotto gli sguardi di genitori, fratello e nonni ha eseguito nuoto a dorso, gambe dorso, stile libero, respirazione con la paletta, ha raccolto sassi dal fondo e saltato dal bordo. Mio figlio ha fatto tutto con un sorriso sulle labbra e maggior del "tempo morto" era sotto l'acqua. Primo brevetto fatto! 26,5 punti su 30. Molto ben fatto dal più piccolo del gruppo.

Marito e figlio grande non hanno potuto vedere le ultime cose perché dovevano stare in palestra alle 16 dove sarebbe stata fatta la cerimonia di cambio di cintura del Karate alle 17. Si devono scaldare bene prima! Con l'aiuto di mio suocero ho fatto in tempo ad andare a casa per stendere il costume e poi sono andata dritta in palestra. Grandi e piccoli che facevano capriole, salti e cadute. Dopo i vari Kata...che mio figlio esegue incredibilmente bene, se una mamma può esprimere la sua, ha ricevuto la cintura gialla! So che aveva sperato sulla arancione. Ma ha fatto alcuni sbagli durante le capriole e la sua sicurezza vacilla ancora un po. Questa mattina l'ho incoraggiato a tornare con una nuova grinta quest'autunno. Lui era molto felice perché ha imparato ad allacciare la cintura da solo. Stanchi ma contenti abbiamo goduto del cibo con i nonni come ospiti. Fra un po ci godiamo l'estate. Ci serve veramente!











27/05/10

Colloquio di sviluppo, perbacco!

Di nuovo mi appare quel pensiero nella mia testa; COSA FACCIO QUI?
O forse più giusto; COSA FANNO I MIEI BAMBINI QUI?

Perché sono qui e perché rimango qui lo so. Per l'amore, gli amici e il tempo bello...poi mi freno.

Questo pensiero mi gira la coscienza alla rovescia; COSA FANNO I MIEI BAMBINI QUI?...questo è più difficile da trattare. Hanno anche loro amici e possono stare al aria aperta per maggior parte del' anno...e poi???

Quello che mi è successo ieri ha iniziato un processo mentale che ha fatto in modo che quasi sbattevo la testa contro il muro ieri sera. Sì, veramente!

Alla scuola svedese si fa qualcosa chiamato " colloquio di sviluppo". Io mi ricordo che ce l'avevamo anche al lavoro in Svezia.
Siccome sto in questo paese dal'inzio dei tempi, o tradotto da diciassette anni, credevo che sarebbe stato come un colloquio classico della scuola italiana di quindici minuti, che riguardante mio figlio vuole dire almeno per quaranta minuti. Non poi assolutamente portarti i figli. Lo scrivono ovunque e te lo ripetono a noia quindi l'ho capito che i piccoli non sono benvenuti a fare parte di ciò che i loro insegnante pensano veramente di loro.


Ieri sera è salita su l'insegnante di svedese di mio figlio dalla sala di lezione portandosi appresso mio bimbo. La mia sorpresa era enorme. Mi ha chiesto di portarmi due sedie così potevamo stare seduti tutti e tre...okay...
Per tutto il colloquio mio figlio è stato presente e per quasi tutto il tempo era ciò che pensava lui e che voleva lui che l'insegnante voleva sapere. Sono rimasta zitta dalla meraviglia e un po scossa sono riuscita a far uscire dalla bocca due banalità.

Questo non era per giudicare qualcuno. Questo era per migliorare il servizio e personalizzare i metodi di insegnamenti...silenzio lungo...

Dopo sono rotolata confusa in giardino e ho ripreso il mio posto intorno al tavolo dove stavano sedute le altre mamme. "Anche il bambino partecipa?" fa una mamma stupita...allora non ero la sola a reagire..."Sì, e non ti dirà una parola sul fatto che sei una mamma cattiva!" faccio Io, e sospiriamo di sollievo insieme.

Una delle mamme sta in procinto a tornare a vivere in Svezia con i suoi due figli. E' già stata li per iscriverli a scuola e ha parlato con il direttore scolastico. Lui ha chiesto quanto svedese lei pensa che sappiano. Lei dice che è molto difficile per una mamma valutare questo. Al che questo extraterrestre gli chiede se lei vorrebbe avere sostegno linguistico per i suoi figli...sì, grazie!...e quindi ce l'avrà.

Mio figlio non può assolutamente avere sostegno per la sua troppo leggera dislessia, che però gli fa stancare, perché nessuno vuole prendere la responsabilità a deciderlo...gli darebbero il timbro handicappato così...

Qui butti, con occhiate scocciate, tutte le nazionalità nella stessa classe ed il programma scolastico DEVE essere seguito se capisci o no!!! Mescolati con bambini con difficoltà di apprendimento in vari livelli che non hanno però diritto a sostegno crei una zuppa con tanti bambini che saranno bocciati alla fine del anno scolastico. Sì, succede che vengono bocciati anche alla scuola elementare!!!

Non è però che vado in giro pensando che tutto in Svezia e oro e foreste verdi...

Ma cavoli! Il rispetto per i bambini come esseri umani non si può confrontare con come dovrebbe essere qui in Italia.

Ci sono insegnanti (di sostegno) che fanno perfino una specie di colloquio ambulante sopra la testa del bambino con la mamma in cortile...

Ero così sconvolta ieri sera che la notte ho sognato che il mio insegnante di yoga aveva tinto i suoi capelli bianchi di nero conciandoli in un caschetto ridicolo. Voleva vendere i presepi di carta a prezzi stratosferici. Quando mi sono rifiutata me l'ha tirata dalla mano in modo brusco.

Oggi sono andata allo yoga solo per controllare...era come al solito!! Ahhh!!


26/05/10

Avventura nel parco

Non so chi è che si spaventa di più mentre stiamo seduti li sul erba. La mia amica, Io o...

Parliamo di "periodi-sfortunati" che ci sembra di avere nella vita, la mia amica ed Io, mentre i bambini si arrampicano sugli olivi davanti a noi. Parliamo del fatto che ci sono alcuni momenti del anno in cui si concentrano incidenti negativi. Per la mia amica è febbraio. Per me è maggio. L'anno scorso a maggio il mio figlio piccolo si è rotto una gamba e quest'anno tocca a mio marito con una tendine saltata nel dito anulare.

Non so se realmente crediamo ciò che ci stiamo dicendo...tutto sembra succedere più per caso...non ci possono mica essere periodi-sfigati e non- sfigati...ma chiacchieriamo...lasciamo i pensieri fluire...

Mi giro verso di lei, come ho fatto un po di volte l'ultima mezz'ora, e vedo un po così di sfuggita che qualcosa sta uscendo dai cespugli scavalcando il recinto cementato che la mia amica sta seduta vicino...è un SERPENTE! 

Con la voce alta ripeto il pensiero; "quello è un serpente!

La mia amica salta su. Il serpente sparisce rapidamente nei cespugli. Cosa si fa? Che serpente era?

Nessuno di noi due ha esperienza dei rettili. Io mi sono solo abituata alle lucertole che corrono fuori e dentro i cespugli e riesco a distinguere un Geco da una lucertola normale. Ma serpenti...Un compagno di università aveva due pitoni...una si chiamava come la nostra insegnante di pedagogia; Ingegärd. Ma non ho imparato nulla sui serpenti da questo. Si, invece; questo non è un pitone! E poi ho imparato che devi comprare topi vivi per il pitone...

Decidiamo che potrebbe essere un povero serpente che qualche pazzo ha mollato nel parco e la mia amica prende il telefono e chiama la polizia. Le fanno parlare con un esperto e Io descrivo il serpente che vedo andare in giro dentro i cespugli. E nero con le macchie gialle/verdi, circa un metro e mezzo di lunghezza.
"E' un Biacco" dice l'esperto. Totalmente innocuo e nulla per cui disturbare  la Protezione Civile. Ci informano che tutti i parchi di Roma sono pieni di questo tipo di serpente...A...davvero!?!

Stiamo li un po sbalorditi e i bambini arrivano correndo. Con un miscuglio di terrore e voglia di avventura cominciano a ficcare bastoni tra i cespugli. Il serpente è sicuramente scappato è sta probabilmente andando a Fiumicino per prendere il primo aereo possibile per allontanarsi da questi matti esseri non-striscianti.

Un uomo che ha seguito il nostro vissuto trova Biacco sul suo cellulare con collegamento internet. La foto che trova mostra esattamente il serpente che abbiamo visto.

A casa cerco la traduzione svedese; Snok! Un normalissimo Snok...ci stanno pure in Svezia.

Meravigliata mi rendo conto che viviamo tutti i giorni con loro senza nemmeno accorgercene della loro esistenza.

Quante volte ho fatto le passeggiate nel bosco in Svezia senza pensare al fatto che ci possono essere il pieno di Biacchi che forse mi sentono a distanza. E poi mi spavento tanto quando uno spunta fuori al improvviso...probabilmente per sbaglio...




20/05/10

"Yoga pausa"

Sono stata travolta da tutte le cose di ogni giorno. Pulire, comprare verdura, pagare bollette, ricordare quale bambino deve andare a quale gita e chi è l'amico/amica di chi che fa la festa di compleanno...che, ce la riunione alla scuola materna?...okay!...che, il brevetto in piscina per un figlio e il cambio di cintura del altro è nello stesso giorno?...nessun problema!...potrei clonarmi in qualche maniera...no, forse sarà più facile chiedere una mano dal "nonno".

Come fanno le persone che lavorano? Voglio dire, tecnicamente ho tanto tempo...ma, comunque, il mio tempo sparisce correndo appresso a questo faccende "terrene" mentre preferirei bloggare o fare yoga.

Quindi, mentre cerco di ricordarmi quale è la commissione più importante della giornata, faccio un passo grande sopra l'aspirapolvere che mi aspetta nel ingresso. Prendo la borsa e la mia tessera dello yoga e lascio l'appartamento con i passi verso il centro yoga. Si, questo e ciò che faccio. Posso pulire e preoccuparmi domani.

La lezione funziona come sempre a calmare la mia mente e mentre faccio la posizione del cammello, che è diventata una delle mie preferite di asana, riesco perfino ad ignorare un crampo nel piede...non capisco che sta succedendo...ho bisogno di più potassio, forse?

Decido di non ignorarlo più...il mio corpo mi sta, evidentemente, dicendo qualcosa...e aggiungo un po di massaggio per il piede invece. La posizione del cammello migliora ancora.

Interrompendo il lavoro di ogni giorno con lo yoga mi fa miracoli.

A casa cambio tutte le lenzuola nei nostri letti, raccolgo i panni stesi dal balcone e stendo altri degli quali la mia, amata, lavatrice ha preso cura mentre Io occupavo la mia mente con cose "più importanti".


Shanti shanti shanti

16/05/10

Uscita con viaggio in ambulanza

Giovedì sera dovevamo divertirci, Io e la mia amica. L'idea era quella di ascoltare la figlia di un'amica della mia amica che canta in un locale nel centro, mangiando e bevendo birra.
Tutto è andato secondo i piani fino a una certa ora.
Arrivati salutiamo la ragazza che doveva cantare e ci danno un tavolo "VIP" attaccato al palcoscenico. Ordiniamo cibo e birra  e Io commento un'ambulanza che sta caricando qualcuno dall'altra parte della strada. Il tutto posso vedere live dalla finestra. Dico alla mia amica; "quando arriva l'ambulanza nel nostro quartiere è al cento percento per prendere una persona anziana che è cascata in casa rompendosi un osso. Questo è triste, pensando che probabilmente non torneranno mai più a casa perché vengono risucchiati in un labirinto di viaggi nei ospedali per poi finire in lunga degenza. L'uomo che portano via, adesso, è giovane e ben vestito...questo è ancora più difficile da mandare giù."
Tutto questo così dopo, con il risultato in mano, sembra quasi che fosse un segno...o forse ha influenzato ciò che poi e successo...non lo so, ma strano era.

Mangiamo e beviamo. Il cibo è buono ma un po "pesante" forse perché ci sentiamo presto piene. La mia amica non è contenta della birra. Dice che se la versasse addosso al cameriere lui avrebbe avuto danno di  ustione del terzo grado. Io non penso che sia così terribilmente calda...ma forse nemmeno molto fredda...comunque non credo che sia una bella idea versarla addosso al cameriere.

Mentre chiacchieriamo, del tutto e del più, finiamo di mangiare. Sono tanti gli argomenti da trattare...troppo raramente riusciamo ad uscire noi due da sole. Credo che stiamo parlando di svedesi matti che conosciamo e che vorremmo tanto che il cantante che doveva cominciare venti minuti fa abbia la grazia di prendere il suo posto, quando tutto comincia a girarmi intorno...shit!, dopo solo una birra. Dico alla mia amica che voglio prendere un po di aria e mi alzo prendendo al volo la mia borsa. "Vengo con te" la sento dire mentre mi faccio strada per l'uscita...quanta gente in mezzo al corridoio...non dovrebbero stare seduti buoni buonini a mangiare. Questo è più o meno ciò che faccio in tempo a pensare prima che cado.

Durante qualche piccolo secondo sono via. Quando ritorno in questo mondo sto sdraiata sulla schiena sul  pavimento, qualcuno mi tiene i piedi in alto e qualcuno la mia mano. Sento discutere e capisco dopo che è sul fatto di darmi acqua zuccherata o no...Io accetto volentieri un po di acqua con lo zucchero...la sete è terrificante.

Una ragazza che dice che è "crocerossina" e che ha scansato la mia amica, che si è un po offesa, chiede se devono chiamare l'ambulanza. Sento me stessa rispondere come in un telefilm classico; "no, no Io mi sento bene...solo un po stordita". Mi metto seduta e riesco anche a scherzare con la gente intorno a me. Una signora anziana fa quello che può e altre scemenze che mi vengono in mente...la poveraccia che doveva cantare sta di fianco a me con la faccia sconvolta.

Non ho assolutamente nessuna memoria di quello che è successo tranne che stavo uscendo e il destino...o era il mio corpo?!?...aveva un'altra idea. Più tardi la mia amica mi racconta che sembrava che recitassi in un film western. Avevo spinto via una fila di tavoli, fatto un giro a U, sono caduta...per fortuna...nelle braccia di qualcuno, e poi sul pavimento.



Sì, ecco...stavo probabilmente cercando la mia pistola...

Dopo un po voglio uscire. Prendere aria fresca...mah, aria. Ma fuori riesco a stare in piedi solo un momento che ricomincia a girare tutto di nuovo. Qualcuno mi porta una sedia e mi fanno spazio sotto il tele-schermo che pubblicizza i vari concerti che fanno...tranne quella per la quale siamo li.
Questo non mi aiuta molto e faccio giusto in tempo a vedere la guardia medica, che qualcuno ha chiamato, ...maledetti esseri umani!...che mi comincia a misurare la pressione prima che sparisco di nuovo...
Mi sveglio e vedo cose scritte su uno schermo...non capisco dove sono...riconosco la mia amica... ah si, dovevamo divertirci...

I medici mi aiutano a mettermi su un divano dentro il locale. Tutta la leggerezza yogica che ho ottenuto durante gli anni è sparito nel nulla...mi sento pesante come una roccia...i piedi sono di piombo. Nel mio stomaco qualcosa va in giro come fosse una lavatrice

La mia amica mi convince di accettare che chiamano l'ambulanza...solo per un controllo al pronto soccorso...la mia pressione è 80/40...

Alla fine lo accetto e tutto d'un tratto ce l'ambulanza.

Accettano che viene la mia amica con me...sento la ragazza cominciare a cantare quando mi spingono dentro l'ambulanza...mi hanno messo le cinte...hanno paura che scappi?




Arrivati in ospedale mi lasciano nel corridoio. Sento il personale del ambulanza discutere con quelli del pronto soccorso. L'autista sbuffa..."era meglio Santo Spirito"...stiamo a Fate Bene Fratelli...

La mia amica chiama mio marito che sta dormendo sul divano...non può lasciare i bambini che dormono tranquilli nei loro letti...Lei gli chiede di chiamare il suo marito...forse che facciamo tardi...

Dico alla mia amica che mi dispiace tanto...è lei che sta male e aveva bisogno di una bella serata di incoraggiamento senza pensare ai ospedali e poi finiamo qui, per colpa mia, al pronto soccorso come fine ...o forse inizio serata. Lei ovviamente non vuole sentire il mio delirio. Ci mandano in una stanza per la visita.
Lo staff del ambulanza sono sollevati. Finalmente riavranno la loro barella e possono continuare per nuove avventure.

La dottoressa che entra mi chiede le stesse cose che mi hanno chiesto per le ultime due ore e perciò rimango zitta per un attimo alche lei comincia in inglese. "Possiamo anche parlare italiano", faccio Io. "Ah, mi scusi...arrivano così tanti turisti".

ECG ok. La pressione sta rientrando nella normalità. Ma la mia pancia e gonfissima. Lei pensa che sono incinta...no, no. Un'infermiera mi fa un prelievo e mette la flebo con medicina per la digestione.

A circa una e un quarto mi fanno uscire con la promessa di andare al mio medico curante. Problemi di digestione è la diagnosi...

Usciamo e cominciamo a cercare un taxi. Penso a come potesse essere stato il concerto. Penso a come potesse essere stato senza la mia amica...


12/05/10

Tentare non nuoce!

E' buffo come un colloquio di lavoro che pensavi fosse solo una perdita di tempo si mostra portare una svolta nella tua vita che non pensavo fosse possibile.
Sono andata a fare un colloquio per il lavoro di contabilità che pensavo fosse, "una specie di tentativo" e basta e adesso lavoro tre ore a settimana (ho cominciato ieri!) in un gruppo di bambini che parlano svedese.
La coppia, il prete e sua moglie, che sono arrivati a settembre è arrivata come una bomba di energia in questo posto. Sarà veramente bello lavorare con loro...vengono anche dalle mie parti della Svezia...il sud...siciliani svedese...

Non solo sto facendo il mio lavoro godendone. Quando ero li, ieri, entra una delle insegnanti di svedese di mio figlio con le sue figliolette. Era veramente contenta di vedermi...una maestra di scuola materna "vera" coinvolta nelle attività...e comincia a parlare di un progetto di cui ne stanno parlando alla scuola svedese. Dice: "Il modello di Bornholm". Al inizio non capisco di cosa sta parlando (sono stata fuori la Svezia per 17 anni!) ma poi comincia a parlare della importanza di rime, filastrocche e canzoni per aiutare a imparare a leggere e a scrivere. Sono interessata?

Ma...fammi pensare...SI' SI' SI'!!! WOW e doppio WOW!!!


Cerco con fatica a tenere i miei sentimenti felici un pochetto giù...sono ancora svedese...ma non troppo...


A casa tiro fuori tutte le canzoni, poesie e cose simile e trovo le carte, di un corso che ho fatto anni fa in Svezia, proprio su questo argomento, anche se non aveva ancora il nome "Il modello di Bornholm". Parla anche della importanza di movimenti e coordinazione...
Ma se riuscisse a ficcare anche lo Yoga in questo???


O corro troppo adesso?


Comunque, immensamente felice questa mattina entro nel mio adorato negozio biologico. 
Come con mezz'orecchio ascolto la musica mentre scelgo verdure e altro...ma è...sì...è Meat Loaf...caro vecchio Meat Loaf con la sua ironica "Bat out of hell". Un altro tipo di sentimento felice corre attraverso il mio corpo. Vecchi ricordi mi arrivano. Non posso che condividerlo con voi:






10/05/10

La parola Normale

Assaggio la parola normale oggi...nnn...or...male...NORMALE...normale...normale...

Va beh, non era al modo più normale per scrivere normale che stavo pensando. 

Era più cosa conta come normale e cosa non.

Sono quelli, ...che hanno deciso che non è normale che un bambino di otto anni si arrabbia così tanto che urla e butta sedie...o che la sua frustrazione e così alta quando non vogliono cambiarli il suo piatto dopo che ha visto una bambina della classe toccarli il cibo che non tocca nemmeno un pezzo di pane per tutto il pasto..., normali???

Ho come per vie traverse...si, sono una ottima ascoltatrice...saputo che una di quelle che mi ha chiesto di cercare aiuto per mio figlio disinfetta sia scrivania che libri con qualche spray e dice, ad alta voce, che i bambini "puzzano".
Un'altra non voleva che i bambini andassero alla mostra di Caravaggio per via di "tutto il nudo". E' normale questo? Si, forse se vivi nel tempo del terrore dei germi e sotto una forte influenza della chiesa cattolica.
Ma Io mi chiedo... 





Una gita che ci doveva essere domani è stata rimandata al tre giugno perché è previsto pioggia...e, allora dice il svedese che sta dentro me...vestiti da pioggia e il termos con la cioccolata calda a portata di mano e vai...NO sei matta???...tradotto: non normale. I bambini si bagnano e peggio ancora gli insegnanti si inzuppano...

Forse è semplicemente che la parola normale ha diverso significato dipendendo da dove siamo nati e cresciuti.
Un insegnante musulmano probabilmente non avrebbe mandato i bambini a una mostra di Caravaggio nemmeno lui.
Come un'insegnante svedese non porterebbe mai i bambini in gita a 40 gradi Celsius.

O forse non si tratta neppure da dove proveniamo ma dalle nostre esperienze...

Per i miei bambini è perfettamente normale guardare la TV mentre stanno testa in giù sul divano.
Io penso che sia fantastico che riesco a stare testa in giù...non era normale per me fino a poco fa. Indovina se i miei bambini pensano che sono normale quando parlo per l'ennesima volta, con gioia, di questa la mia enorme conquista...What's the big deal???



No, normale è probabilmente quello che lo facciamo diventare normale.

Purtroppo contrasta con ciò che altri pensano sia normale a volte...spesso...

Adesso mi prendo un caffè...sono le 15...è normale a casa mia!








07/05/10

L'apparenza inganna


Oggi sono troppo arrabbiata per andare perfino alla lezione di yoga. Un po la rabbia dipende da "robe da donna" e un po dal fatto che non si trovano gli occhiali di mio figlio a scuola.
Nessuno gli ha chiesto perché lui non portava i suoi occhiali per un giorno intero...non sono tenuti a chiederglielo...ma l'hanno tutti notato...

SONO PERPLESSA!!!

Mentre rimugino sulle apparenze e come tenere la faccia anche se il vulcano dentro di me vuole tirare fuori la spada di legno, che ho nello zaino di Karatè di mio figlio, e fare  con quella ciò che le parole non riescono a spiegare...ma passo per folle così...mi viene tutt' a un tratto in mente che se lo provassi a mandare il mio bimbo a scuola nudo...gli chiederebbero dove ha messo i vestiti o continuerebbero la lezione come se niente fosse???

Come in un flash mi appare sulla retina uno dei comici/attori più bravo della Svezia e i sui cortometraggi chiamati Papphammar. Ce una in particolare che voglio condividere con voi. Si chiama: "Ta säden dit man kommer". Vuol dire: "Paese che vai usanza che trovi". Ma la parola säden scritta così è un gioco di parole perché vuol dire: Grano. Usanza si scrive: Seden...

A me diverte da matti!

Godetevelo;

05/05/10

La capovolta terapeutica

Siamo un piccolo gruppo di mamme che ogni mattina, dopo aver lasciato i figli a scuola, ci prendiamo un caffè al bar. Chiacchieriamo un po prima di correre, chi al lavoro, chi al supermercato o chi come me a fare un tubo davanti al computer alternato con lo yoga.

Una mattina racconto a una delle mamme che ho ascoltato il suo consiglio di mettere coperte e maglioni sotto vuoto...una figata! Compri buste di plastica fatti a posta a un negozio cinese qualsiasi. Le riempie con tutto quello che si può mettere...magari non i bambini...e attacchi l'aspirapolvere che ti succhia fuori tutta l'aria e voilà! Fuori esce un pacco piatto e guadagni un sacco di spazio.

Una co-mamma  inizia a fantasticare su come si potrebbe applicare questo sistema per avere un po meno sulle cosce e un po di più dove la natura intendeva seni...quanto la capisco...sob!

L'idea ovviamente mi piace da morire e giù a fantasticare su come si potrebbe fare tutto e poi magari aprire un centro estetico in casa con solo l'aspirapolvere e qualche busta per il sottovuoto (senza dire niente ai cinesi!!!)...sarebbe anche molto economico...

Una altra co-mamma aggiunge che dovresti stare sottosopra per avere l'effetto desiderato...dei cuscinetti che lentamente scendono a mettersi dove dovrebbero stare....

MA IO SO STARE SULLA TESTA!!! FACCIO ORMAI LA CAPOVOLTA SENZA ESITAZIONE!!! CI STO ANCHE PER PIU' DI DUE MINUTI!!!

Ma no, secondo questa mamma (dotata di protuberanze da mettere nel reggiseno!) dovrei dormire nella capovolta per essere sicura che funzioni...

Ci ridiamo un po sopra...anche se la cosa è abbastanza seria per chi come me ha questo problemino...

Oggi, parlando con un'amica al telefono di problemi di figli e il suo problema di cuore...non amore...sta male...ha un'infezione....

Insomma sentivo dopo aver trattato temi un po pesanti di voler alleggerire il momento. Si parla del fatto che non è mai troppo tardi per imparare e Io ovviamente scivolo dentro l'argomento Yoga. Gli racconto che ho imparato a fare Shirshasana. Dopo di che la storia delle buste sottovuoto/capovolta viene naturale.

Ma lei dice che non pensa che dormire capovolta è proprio indicato...se ti per caso svegli come Dolly Parton??? Non va mica bene. La capovolta si potrebbe sbilanciare così.

E poi...che casino a trovare il reggiseno adatto...