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29/03/14

Può una casa piangere?

Venerdì pomeriggio.
Ho un appartamento da vedere.
Quando il figlio grande mette la chiave nel lucchetto mi ricordo cosa dovevo fare e corro via.
Non è lontano.
Due passi da qui.
Su una vecchia strada dopo l'antico ponte sta il posto.
Purtroppo hanno fatto campo li un paio di zingari.
Purtroppo si portano immondizia e sporcizia ovunque stiano.

L'appartamento che devo vedere sta sopra un officina. 
Accanto a uno sfasciacarrozze.
La porta sta incastrato da due officine.
Sto li a diventare nostalgica dato che sono riuscita ad arrivare un quarto d'ora in anticipo.
Ce un parco li.
Il sole splende.
Ma si intravedono due oggetti da sfascio.
La nostalgia deriva dal riconoscimento.
Sono cresciuta in un post così.
Incastrato.
Ma in campagna.
Questa è Roma.
La città gigante Roma.

Quando arriva il signore del agenzia mi chiede di vedere l'appartamento e non il casino.
Ho già una brutta sensazione.

Vedo l'appartamento facendo slalom tra roba sparsa e immondizia.
E' una famiglia giovane che abita qui.
Forse hanno adottato i bambini.
Un maschio e una femmina.
Tutti e due molto più scuri che i due grigi trasandati genitori.

Non riesco a chiedere chi è che suona il pianoforte a coda che sta nel soggiorno. 
Mi sento come in uno stato di shock.
Come se questa casa mi parli.
Che nessuno ci bada.
Tutto sembra lasciato a se stesso.
Io che riesco a vivere al lungo senza pulire non vengo colpita di un po di briciole.
E' il disordine che è tremendo.
Il tizio che mi fa vedere la casa non vuole accendere la luce in uno dei bagni.
Si vergogna per conto dei proprietari.

Quando arriviamo al punto clou; la terrazza grande ne ho abbastanza.
Il proprietario arriva e si scusa un po perché il tempo non è stato molto bello...non hanno fatto in tempo a sistemare...o qualcosa di simile.
Questo terrazzo non ha nulla a che fare con la foto meravigliosa che ho visto su internet.
Cose buttate in giro.
Piante dimenticate.
Si vede anche la ciminiera della catapecchia arrugginita dello sfasciacarrozze...evidentemente si brucia robaccia li.
Dritto per dritto sulla terrazza, arriva il fumo.

Incontro anche il gatto che era sulla foto.
Pure lui malandato.

Faccio un altro giro finto in ciò che poteva essere un paradiso.
Se qualcuno si fosso occupato.
A me bisbiglia questo nido di non sceglierlo.
Il lutto e la tristezza si è annidato in me quando me ne vado.
Se una casa può piangere questa lo fa.
Anche una casa ha bisogno di essere amata.
Come la nonna di mio marito amava l'appartamento dove stiamo adesso.

Non c'era tanta vita e rumore qua.
Ma rispetto per pavimento (lucidava il pavimento tutti i giorni!) e i muri, c'era.
E' una casa così che cerco.
Dove si sente l'amore appena entri dalla porta.
Se non ce questa sensazione allora può anche costare molto poco.
Allora rimango nella mia tana piccolina.


27/03/14

Tenere Londra in una scatolina,

voglio Io.
Poter aprirla ed annusare tutta la meraviglia che abbiamo vissuto


The British Museum. Basta entrare. Ficcare il naso ovunque e fotografare.







                                   
    St. James's Park, con incontri ravvicinati della miglior specie.

                 
           
 Buckingham Palace, con le povere guardie rigide.


                            
     Colazioni giganteschi per compensare un pochino gambe e piedi doloranti.



              The Tower of London,  con tutto il suo splendore e terrore sottostante.



                    Beefeaters,  con i Corvi domestici associati.



Il figlio piccolo che finalmente può passeggiare su The Tower Bridge.





 


Natural History Museum,  basta entrare...e vai!... una marea di dinasauri e le decorazioni più belli.





E poi Harrods. Kitsch. Imponente e caro-da-matti Harrods.
Con Diana e Dodi che si intravede sulla salite su un altare di memoria.
Sorridenti e belli. Come se niente fosse successo.




Meravigliosi pub antichi.


Dove uno entra di soppiatto per una cioccolata calda o una birra e si sente come a casa...e non ha nessuna voglia di andarsene.



               Camden, meravigliosa Camden che mi fa pensare al Malmöfestivalen(16-23 agosto
Festival di Malmö: manifestazioni gastronomiche, musicali, eventi culturali) for ever.



Le cabine telefoniche che sono rimaste intatte negli anni e che ti fanno venire voglia di chiuderti dentro per una chiamata in privato.



Cutty Sark, la vecchia clipper che mi fa pensare a Onedin che seguivo totalmente.




                                        Le luci di notte.



Più musei.




Treni e metropolitane. Che funzionano. Che sono tanti.



O2, però ci perdiamo The British Music Experience...dovremmo tornare...


Greenwich.





Un ragazzo che dice che deve studiare più inglese...in modo di poter tornare per vivere a Londra.


Sì, queste cose e molto molto ancora voglio tenere nella mia scatola.

17/03/14

Volare in alto




Ho preso una decisione giovedì.
Ci sono quelli che non saranno così contenti come lo sono Io per questa decisione.
Ma Io sono felice.
Ho scritto di questo così tante volte.
Non voglio ripetermi.
Solo dire che ho intenzione di volare come un'aquila.
Voglio farci volare, tutti e quattro della famiglia, come le aquile.
In alto in alto!
E liberi.
La mia decisione è il primo passo.

Nel frattempo voliamo tutti a Londra giovedì.
Li non ci sono mai stata.
Poi ci sarà un viaggio-lavoro insieme ad una collega ad Amsterdam all'inizio di aprile.
Nemmeno li sono stata prima.
Poi a maggio arriva lei.
Lei che è nata una settimana fa.
Allora saremo in cinque a volare.



Dopo aver pensato questi pensieri arrivo a casa e trovo un regalo da un'amica.
E' una piccola borsetta da portare con le chiavi.
Dalla mia bella amica che dice che vuole che  io voli...
Come una farfalla. 








16/03/14

Le complicanze delle donne


Un anno fa abbiamo litigato...o nemmeno litigato...qualcunA girava la schiena appena arrivavo...qualcun'altrA mi ha fatto capire che ero troppo presa dai i miei problemi e anche un po musona...

Abbiamo chiuso l'affare la.
Pensavo.
Poi giungono delle domande da parte di qualcunA che ogni tanto frequenta queste qualcunE.
Domande poste a un'altra amica del gruppo di amiche che frequento ora.
Vuole sapere se la mia amica si trova bene nel nostro gruppo...forse perché le è arrivata voce che siamo anche uscite insieme...solo donne...si sa che è pericoloso.
La mia amica è perplessa.
Certo che si trova bene...perché la domanda?
Ed è li che torniamo al punto di partenza;" Perché Marika sembra così preoccupata, arrabbiata".

Forse è proprio li che sta il problema.
LE AMICHE SERVONO PER AIUTARSI.
Nel bene e nel male.
O sbaglio???

Forse racconto troppo di quello che passa per la mia mente semplice e un po egoista...
Forse sbaglio anche quando chiedo dei problemi che sembrano di avere le amiche...
O pure sbaglio quando scelgo amiche che vogliono condividere problemi E gioie...

Non capisco...sembra il seguito di un mio post precedente...
Un altrA sembra imbarazzata, di volersene andare...non avermi incontrata...

Un altrA ha cominciato a salutarmi cordialmente...come ai vecchi tempi.
Ed IO come quando andavo alla scuola, e la miglior amica del giorno prima aveva tutt'a un tratto solo occhi e orecchie per un'altra amica il giorno dopo, NON comprendo!!!


So solo che mi trovo MOLTO bene con le amiche attuali.
Perché ci diciamo le cose.
Anche quelle non belle.


E mentre aspetto che le altre...le EX mi raccontino che ho fatto di sbagliato...ballo.
Sì, esattamente come ha detto l'oncologo bello; balla che ti passa...
Va, beh...non esattamente "che ti passa", ma ballare me lo ha consigliato.
Io accendo la wii...quando i ragazzi si levano... e questa è la preferita;


14/03/14

Anche un'autista del autobus è un essere umano...

o almeno credo....
Questo è ciò che penso quando l'autista salta due fermate con tanto di persone  a terra che cercano di fermarlo con un gesto della mano.
Ce scritto EXPRESS ma ormai, da forse più di un anno...o se ho perso il tempo totalmente, di più...si ferma a tutte le fermate della Nomentana.
Lui no.
Lui non vede/ fa finta di non vedere le manine in aria.
Dopo due fermate così faccio ad alta voce; "ma questo non si ferma più"...e si perché mi è venuta in mente qualche film del orrore dove ti portano dove ce solo morte e sangue invece che dove vuoi tu...Non si sa mai...
Una signora in una allegra giacca gialla risponde ridendo; " ma così facciamo presto!". 
Certo gli do ragione. NOI arriviamo prima. E solo che mi metto anche nei panni di chi voleva prendere l'autobus...e magari ha già aspettato un po. 
Poi ci chiediamo tutte e due se si fermerà dove dobbiamo scendere noi o pure no...
E chiaro che siamo le più svelte a spingere il bottone della fermata...non vogliamo mica rischiare che non si ricordi nemmeno le nostre di fermate...stiamo scherzando???

Ripenso a quel autista che litigando con la moglie impazzi.


Ma poi dico fra me e me; sono come tutti noi...gli autisti del autobus...una giornata brutta ci sta sempre...o no?




13/03/14

Non capisco...


  • perché i bambini si devono ricordare, memorizzare, stare attenti, essere svegli...quando l'insegnante che ho chiamato 4 volte non ha ancora memorizzato il mio di numero sul cellulare...
  • perché ci devono essere nove insegnanti che pretendono tutti che la loro materia venga studiato profondamente...sei dei quali per il lunedì...e niente storie!
  • perché la scuola non bada di più a chi ha problemi ma delega ai genitori che chiedono aiuto alla ASL che delega ai prof che non sanno memorizzare uno fottuttissimo numero di cellulare...
  • perché quando a un'altra prof ho spiegato tutta la problematica, lei mi ha dato ragione, dice che ridurrà un po i compiti....perché allora gli consiglia un corso di potenziamento, a pagamento, al mio pargolo con la stronza che faceva la materia l'anno scorso è tutti odiavano e applaudivano il giorno che ha detto che se ne andava...
  • perché se tutti dicono che è normale che i ragazzi della seconda media entrano in una fase pre-adolescenziale o adolescenziale pieno dove la testa sta altrove gli impegni scolastici aumentano secondo il programma dello stato...
  • perché non capiscono le/i prof che quando un ragazzo prendo solo 4, 3-, impreparato e così via non si sente minimamente spronato...
  • perché non riesco a farmela piacere sta scuola italiana proprio per niente.