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26/04/12

Cambio di marcia



Saranno almeno quindici anni che non vado in bicicletta. Per questo ho pensato, "ok, sarà la volta buona "quando il marito ha portato a far sistemare la mia ormai arrugginita amica viola.
Poi, sempre il marito, suggerisce che si approffitta della giornata libera il venticinque aprile andando tutta la famiglia in bici.
Hmmm...sono sportiva io...va be, moderatamente sportiva.
Ma sì che si va in bicicletta!!!

Non nascondo che le farfalle nella pancia si sono presentate già quando ho ricevuto la domanda se me la sentivo o no di mettermi in moto...scusa...bici, ieri mattina. Ho avuto un paio di giorni di fiacca perciò dipendeva da me. Ma ho detto sì. Una vera vichinga non dice una cosa senza poi farla...no?!...
Già scendendo la nostra strada decido di iniziare in maniera soft....caspiterina se è ripida la discesa...Roma sta sulle sette colli...hmmm ...Cammino giù accompagnando la bici mia.

    Anche il figliolo piccolo è un po preso dalla fifa. Meglio. Ho un alibi se mi devo fermare; Lui. Marito e figlio grande aspettano giù sulla piazza. Partiamo sul serio dopo una spiegazione sulla strada che il marito ci ha pensato di fare. Per arrivare alla pista ciclabile bisogna fare un po di strada trafficata, strada stretta e in salita e poi come ciliegia sulla torta un poco di San pietrini. Va tutto bene. Il figlio piccolo dice che ha paura. Io nascondo bene il mio di nervoso.
E poi arriviamo a un altra discesa...ao...ma abbiamo tutte le sette colli qui???...e no e!
Provo i freni...o dio...Uno da solo non va. Tutt'e due provacano insieme un rumore ultraterreno che sveglia anche i morti. Frena però bene. Troppo bene! Mi ricordo una volta una frenata troppo brusca finita in capriola con bicicletta inclusa. No, scendo di nuovo. Figlio piccolo mi fa compagnia. Marito e figlio grande si sono fermati chiedendosi che fine abbiamo fatto io e il topo ragno. Ridacchiano. Controllano le marcie. Io non ho mai cambiato. Nel primo sono partita e nel primo sto. Figlio piccolo nel terzo. Figlio grande nella seconda...va be...Non ho capito niente. Incitano il nostro corraggio. Quale? Va bene ok....sotto sotto ci deve essere. Si riparte.
Dopo un po arriviamo alla pista ciclabile. Mi sento un pochino più tranquilla. Tutto il verde mi aiuta. Solo bicilisti. No anche signore anziane coi cani. Anche chi corre. Anche un amico del marito che non vediamo più o meno dal ultima volta che siamo andati in bicicletta...coincidenza...
Lui ha provato a correre per la prima volta in anni. Con la sua bella cagnetta come compagnia. Sembra sconvolto. Siamo in due.
Lo salutiamo e riprendiamo.
I miei tre uomini a un certo punto spariscono. Sento le grida del piccolo; yahooooo!!!
Mi sa che ha superato la paura. Lui.
Anche io però. L'aria. Il sole. Le piante. La pista ciclabile mi fa pensare al fatto che io a Malmö andavo tutti i giorni in bicicletta al università e poi al lavoro. Senza lagne. Senza paura. E avevo anche imparato a usare il cambio. Mmmm...
Ci fermiamo di nuovo. Dobbiamo decidere se fare un giro intorno al parco giochi dove portavo sempre il figlio grande da piccolino o pure andare dritti a casa. 
Il marito controlla le marcie di nuovo. Figlio grande primo. Figlio piccolo secondo. Io sempre primo. Non ho mai cambiato. Non capisco più come si fa. Forse non l'ho mai capito.
Forse che mi piace di più il vecchio stile. La bici senza cambio...
Facciamo un giro intorno ai giochi e poi a casa.
Non cambio marcia. 
A che serve?!







23/04/12

Race for the cure

Race for the cure - edizione di Roma

Non ho mai partecipato prima.
Una mia amica ha provato tante volte a convincermi.
Pensavo che non mi riguardasse...
Pensavo che era roba " degli altri"...
Ora che mi tocca di persona sarò li.
Vestita di rosa. 
Per chi lotta.
Per chi lotta come me.


Roma 20 maggio 2012



La Race di Roma

17/04/12

Cambiamenti

Sto cambiando tutto qui...non so che cosa verrà fuori...Ma le cose devono cambiare.
Io sto cambiando. Sono cambiata. Di conseguenza anche il mio blog.
Sono stata in silenzio per un po...almeno qui...
Ora torno. O pure no....ahahah!