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29/09/12

Imparare a volare

Quando scopri che tuo figlio ha delle difficoltà con l'apprendimento ti crolla il mondo addosso.
Lui non sta male. Non sta morendo. Nulla di grave.
Comunque ti preoccupi che non farà mai niente. Non avrà la famosa laurea. Non sarà uno scienziato...
Poi ti informi. Scopri che non è così. Einstein era dislessico. Leonardo da Vinci pure. Se non erro anche Steve Jobs. Ed è solo un assaggio.
Leggi. Chiedi. Fai fare accertamenti. Non sanno di certezza. Solo che ce il "problema". Cerchi aiuto. Te lo danno per metà. Trovi per caso che una cosa detta da un'insegnante, non troppo stupida, può essere una soluzione. Provi. Eureka!
La batteria funziona da Dio. Tuo figlio è come rinato. Non vede l'ora. Si calma. Ritrova la voglia di fare.
Finché non si scontra con una professoressa di musica. Una prof. che si esprime in maniera negativa della batteria. Dice che fa solo rumore. Senza sapere, certo. Ma anche senza rispetto per i gusti di ognuno.
Non sto ad aspettare questa volta. Agisco. Parlo con la bella prof. di sostegno. Lei parla con la prof. di musica. Dopo due giorno sto nella loro sala di professori. Fantastico!
Sì, la professoressa di musica si è offesa. Cerco di spiegare che non volevo affatto offendere. Nemmeno interagire con il suo lavoro. Io adoro la musica. Ho grande rispetto per il suo lavoro. E' IMPORTANTE! Non credo di convincerla molto...ma poi parla di pentagrammi particolari per bambini  con difficoltà...se credo che mio figlio ne potrà aver bisogno. Si che lo credo...anzi sono convinta. Lui che ha difficoltà a seguire le righe con la scrittura...Certo!
La prof. di sostegno mi da tutto il suo supporto. Non solo sa quello che sta facendo. Vuole capire. E' dotata di un grande cuore. Mi spiega come vuole impegnarsi per aiutare mio figlio a recuperare. Senza appesantire...
Mi presenta anche la prof. di matematica. Lei è piena di ideé. Segue un gruppo di mamme su facebook e da loro chiede aiuto se ha bisogno di, per esempio, mappe concettuali.
Vado via contentissima.
Ho avuto la conferma della mia prima impressione.
Alla scuola media sanno quello che fanno.
Sento finalmente che lascio mio figlio in mani esperte tutti i giorni.
Queste persone sanno insegnare al mio aquilotto a volare.



15/09/12

Prima media

Il grande ha iniziato la prima media. P r i m a  m e d i a...la devo assaggiare. Non mi pare vero. Quel piccolo tipetto mio è diventato grande...Quando è successo?

Il primo giorno entriamo tutti nella aula magna della scuola a mo di imbuto. Siamo in tanti. Cinque classi con tanto di genitori al seguito.
La preside parla. Spiega. Incita a lasciar crescere da soli i figli. Fare gli errori da soli. A me piace sempre di più questa donna che emana fiducia e serietà.
Poi vengono chiamati i bambini uno per uno. Classe per classe. Ricevono un grande applauso e vanno su con gli insegnanti e i genitori. Per vedere dove stanno i figli e dove staranno per tre anni tutti i giorni. E' un piccolo sbircio ma significa molto. La cosa più importante per un genitore e sentire che i propri figli sono ben accolti. Mentre sto uscendo dalla classe vengo richiamata da una insegnante. Si presenta. E' l'insegnante di sosegno della classe. Ha saputo. Vuole sapere come sto io. Spiega come lavora. Chiede se ce qualcosa di particolare che voglio che sappia di mio figlio. Chiacchieriamo un po. Mi da subito l'idea di essere molto competente. Ma la cosa che mi sorprende di più è che scambiamo numero di telefono sulla sua richiesta. Non mi era mai capitato. Alla scuola elementare devi essere rappresentante di classe per avere il numero di una maestra. Parla di collaborazione. Finalmente sento che ci sarà collaborazione.

Mio figlio torna a casa il primo giorno contento. Racconta un po degli insegnanti. E' stato detto subito a tutti che sono autorizzati a portarsi il computer. Dopo pranzo si lancia a tirare fuori quaderni e altro materiale che hanno chiesto.

Il secondo giorno hanno fatto matematica. Lui dice che quando stava li a scervellarsi la prof. gli ha detto " se ti scoppia il cervello usa la calcolatrice". Lui è contento. La professoressa ha colto in pieno il suo dilemma. Ha visto il panico crescere.

Non so come procederà. Ma mi sembra che stanno tutti lavorando in un team ben informato che punta sulle necessità di ogni bambino. Almeno del mio bambino.

04/09/12

Sorprendente



Quando i figlioli che si sono picchiati per maggior parte della giornata ieri oggi si aiutano con i compiti...allora...sì, allora rimango di stucco. Con la bocca aperta. Un po gelosa. Io non avevo quest'intesa con mia di sorella. Lei era più per i giochi da maschio che faceva mio fratello.
Ebbene sì, sono un po gelosa. Ma anche contenta. Loro hanno una cosa meravigliosa. Si conoscono così bene da poter passare sopra le incomprensioni. Da dimenticare le cattiverie dette e fatte.
Sanno impegnarsi insieme.

Tutt' a un tratto sono contenta che faranno i compiti insieme quest'anno. 
Staranno insieme tre pomeriggi della settimana. 

Quello che prima mi preoccupava mi si è sciolto in un soffio.