Pagine

30/04/14

Se ho detto A devo dire B.

Non va bene per niente lamentarsi e piangere sangue un giorno e fare finta di niente il giorno successivo, quando tutto è passato.
Non nella mia di realtà comunque.

Perciò racconto volentieri che oggi si è ripreso di nuovo il mio piccolo cucciolo malefico che ieri ci ha spaventati a morte. 
Tutto il giorno è stato sdraiato o nella sua cuccia o pure sul pavimento.
Accovacciato come una piccola pallina sofferente.

L'ho lasciato con il cuore in gola alle due per malvolentieri trascinarmi al lavoro.
Livio sarebbe tornato a casa due ore dopo.
Il marito ha promesso di informargli della visita dal veterinario e altri piccoli dettagli.
Il povero figliolo ha una capacità di innervosirsi se no.

Ho ricevuto un rapport quando stavo in mezzo a un gioco con le bimbe belle del gruppo dei bambini piccoli.
Niente era cambiato.
Wish aveva solo alzato un occhio quando il ragazzo era tornato a casa.

Ma la sera mi è venuto incontro un tipo felice.
La casa era piena di figli, tata e marito.
I cani del vicino erano venuti a rallegrare.
Scodinzolio e abbaiare era quello che vidi.

Una gioia così grande che non ho parole per descriverla.
Ma capite sicuramente lo stesso.

Sapete, poi, quando ci si riesce di nuovo a godere di un amore caruccio che non più sta arrotolato ma anche così;


O pure un folle che pensa che il mocio che uso per pulire la sua pipi continua è il compagno di gioco più bello che un cagnolino possa avere;


 Quando sto seduta, la sera dopo cena, con quella peluria in braccio e godo solamente del suo mordicchiare, dice il marito; "Oggi mi sono sentito come quando facevi la chemio. Totalmente impotente".

Io che ci vivevo dentro penso di non aver mai capito quanto enorme era la sofferenza di mio marito.
Lo vedevo negli occhi anche quando lui mi dava le pacche sulla spalla.
E nello stesso momento non lo vedevo per niente.
No, non si può mettere nel buco profondo di un altra persona.
Ma ieri quando ci stavo in un buco Io lo capito benissimo.

Grazie al cielo sono uscita da li di nuovo!


29/04/14

Ritiro...


tutto quello che ho detto di cani che disturbano quando uno fa yoga.
Voglio, adesso subito, avere in dietro quel tipo che mi tira i capelli quando mi metto sdraiata in Savasana.
Preferisco il folletto birichino che mi stacca pezzetti dal tappetino yoga, anziché questo febbricitante, vomitante e defecante muco, senza voglia cucciolo che si sdraia di fianco a me con un sospiro e mi guarda, un po stanco, con i suoi occhi tristi da cane.

Sì, il veterinario gli ha dato medicine.
Sì, dobbiamo tornaci domani.
Ma tutta questa storia sembra uguale alla volta quando mio figlio grande aveva due settimane e prese un raffreddore.

Penso seriamente che morirò di infarto.
Non lo faccio...ma comunque.
Come si fa a sopravvivere?
Come si fa a sopportare?
Come si fa a non sentirsi totalmente impotenti?

Dorme di nuovo il mio piccolo protetto.
Sarà quello che gli serve in questo momento...

Mi devo trattenere a non chiamare per darmi ammalata al lavoro oggi.
Non posso comunque farci niente di più di quello che ho già fatto.
Tutti. TUTTI, quelli che hanno cani dicono che è normale.
Mangiano schifezze questi picccoli.


Sabato era veloce ad acchiappare qualcosa dal marciapiede nei due secondi che il marito l'ha lasciato essere un po come un cane normale invece che un cucciolo in fase di vaccinazioni.

Domenica ha smontato il cestino della biancheria sporca, staccato silicone dalla cabina doccia e in più assaggiato felicemente la spazzola del water, quando è stato da solo qualche ora ed era riuscito ad aprire la porta del bagno.

La domanda è quale schifezza gli ha fatto male.
O forse uno non deve indagare...

Comunque voglio velocemente riavere proprio questo piccolo cane-bebe testardo che si inventa cose da farmi impazzire.
Preferibilmente ora...

Grazie!

27/04/14

Yoga con cane-ostacolo

Lui arriva con la coda felicemente scodinzolante, in circa centodieci chilometri al ora, solo vedendo che ho preso con me quella, in particolare, divertente tappetino yoga.
Mi maledico perché l'ho un po incoraggiato col cibo.
Potevo aspettare.
So bene che adesso il suo deposito di energia è stato riempito e che a lui non gliene frega niente del fatto che cani DEVONO riposare dopo il pasto.
O pure nessuno gliela mai detto...
In ogni caso so che niente sarà mai come prima con questo piccolo micro-monello in casa.
Abbaia con minuscoli mugoli, che però echeggiano nel appartamento a quest'ora così silenzioso, quando accendo l'incenso.
Questa è la cosa più divertente che gli sia successo dopo tutta la notte lunga.
Il club dei noiosi si sveglia finalmente e hanno solo da divertire un cagnolino e basta.
Non ce modo di resistere a mordere il tappetino già parecchio provato...
forse che me ne devo comprare uno nuovo...
Piccoli pezzettino viola presto ci circondano...grrrr!


Cerco disperatamente ad usare uno delle ciabatte, vecchie e sacrificate che stanno in giro a fare disordine ovunque.
Glene offro una ripetutamente, quando attacca tappeto, i miei calzini, le mie mani e i miei capelli con i suoi dentini da latte affilatissimi.
Specialmente divertente è il Saluto al sole quando mi inchino e la mia capigliatura gli colpisce con un moto ondoso...un cane molto giovane non può resistere assolutamente questo...no way!
Presumo che questo gli ricorda la pelliccia di fratelli e mamma.
Nessuno può lasciar perdere a prendere la frangia con tutta la forza e tirare a più non posso.
Wish non può affatto sapere quanta paura ho di perdere i miei capelli neo-cresciuti.
Non penso nemmeno che lui capisca quanto mi faccia male il cuoio capelluto, questo gioco così bello.


No, dovrò fare il mio practice quando il pupo dorme.
Per quanto voglio che lui impari a vivere con i miei esercizi non posso chiedere che capisca subito che non apprezzo essere interrotta in continuazione...
Niente va come deve.
La respirazione, come dire, impazzisce.

Comunque sono fermamente convinta che questo è un cane yogico.
Vedete voi, da soli!!!


Sì, devo solo farmelo piacere la situazione ed avere pazienza.
And all will come...
o come era...

25/04/14

In quel paradiso...

Il 25 aprile si festeggia la liberazione qui in Italia.
Che si finalmente liberò di tedeschi, fascisti e uno che decideva su di tutti.
La nascita dello stato democratico.
Tutti sono liberi.
I figli hanno la libertà lunga con Pasqua e questa giornata raggiante che quest'anno capita anche di un venerdì.
Il marito decide che dobbiamo vederci con i parenti del nostro cucciolo di cane.
Ci prepariamo al mal di macchina...del cucciolo si intende...e partiamo.

Dopo un ora di viaggio ci avviciniamo al paradiso...
Si, si capisce dagli alberi, la luce e i colori.


E poi quando siamo arrivato e la sorella del nostro Wish ci vieni incontro, colei che rimarrà qua.

Gli incontri con gli altri cuccioli che l'altra volta erano stracolmi di latte materno e troppo piccoli per andare in giro per conto loro. Con l'altra volta intendo solamente due settimane fa.

Il tuffo in profondità di Flavio tra tutti questi fratelli e sorelle vestiti di pelliccia.

In tutto un unico accarezzare, coccolare...godendo un ambiente meraviglioso.
Pensa che due maschietti piccoli avranno la possibilità di crescere qua...

Il rivedersi del dodicenne con un amico caro è impagabile. 
Si dimentica che il naso è completamente chiuso e gli occhi rossi.
Sta li, seduto e gode.

E poi quei piccoletti che completamente distrutti dopo due ore di gioco sfrenato si spengono insieme.

Questo deve essere il paradiso sulla terra, o no?!?

23/04/14

Trattenersi dal ridere

A volte è estremamente difficile non scoppiare in una risata di quelle che fermentano al improvviso ed esplodono in faccia alla persona che in realtà non ha ne fatto o detto nulla di divertente.
Stai li con la bolla di riso che ti minaccia a uscire fuori. 
Trattenersi è difficile.

Come quando  il figliolo quasi adolescente si dimentica il suo amato cellulare a casa dei nonni per via del cagnolino nuovo. Fa proprio ridere. Non lo lascia mai fuori dalla vista. Una risata calda direttamente dal cuore.

O come quando il figliolo di quasi dieci anni, che si rifiuta categoricamente di parlare svedese con sua povera madre, sfoggia una conoscenza non solo della lingua nordica ma anche dialetto pure del sud rivolgendosi al cucciolo di cane. Anche questa di risata viene scaldata da dentro.

O pure come quando il nonno/suocero, terrorizzato del cane in casa che mordicchia ciabatte e gira ha zero controllo sulla vescica, fa la domanda...dopo aver sentito che parlo in svedese con il cucciolo...; "ma farà bene a un cane sentire più lingue??? Non lo confondete???"
A quel punto sono costretta a lasciare la cucina in preda a una risata folle. Sento mio marito spiegare con grande serietà che i cani ascoltano il tono della voce e guardano i gesti. Sostanzialmente se ne fregano in che lingua blateriamo parole inutili. 
La mia risata è un po amara in questo caso. Sapendo come la pensa mio suocero del bilinguismo e i suoi nipoti. Grande problema che parlo una lingua inutile come lo svedese per lui. Ora ha preoccupazione anche per il cane/nipote. Devo ridere.

Un altra di quelle risate...forse ancora più amara... mi assale quando mi chiama il figlio, dal suo cellulare personale, della mamma che due giorni prima si lamentava di un bambino "insopportabile" della classe che chiama gli adulti con il proprio cellulare. Ne ha dette tante, questa signora,  di quel bambino e la sua mamma bugiarda che mi si mette di un poco di traverso questa risata. 

Glielo dirò.
Non posso non farglielo presente.

Ma prima devo finire di ridere.


19/04/14

Il bisogno di crocifiggere

Punta il dito il maestro arrabbiato.
E' arrabbiato con me e mio figlio.
Ma sopratutto è arrabbiato con tutti i maschi del mondo.
Odia se stesso.
 Gira tutto.
Non è lui che ha fatto foto dei bambini durante una gita (vietato secondo la legge della privacy!) per metterli insieme ai teschi e scheletri alle quali ha fatto le foto al museo (vietato in quel museo fare foto!). 
Non è lui che ha detto a un bambino, adottato e con un fratello maggiore sofferente di gravi problemi di accettazione del fatto di essere stato abbandonato adottato, che è senza cervello. 
No, non era lui.
O meglio, se era questo insegnante a fare tutto questo...scherzava solo. 
I bambini lo sanno...
Tutti sanno come percepiscono ironia i bambini, no???

Invece era mio figlio che urlava parolacce contro di lui perché aveva sbagliato. 
Parolacce sono gravi...specialmente se dette da un bambino di nove anni...Non importa se ha ragione. Il bambino, si intende. Non importa se è una bambina "angelica" della comunità della zona che ha gonfiato le parole. Non importa.
Era anche il bambino adottato, senza cervello, che ha sbagliato. Urlando; ti ammazzo! 
Insomma! Come si permette un bambino piccolo e pidocchioso...anche se sofferente... a per fino sbattere la porta quando lascia la classe. 
Proprio senza cervello.

E poi come mi permetto IO a sottolineare che è l'insegnante che ha sbagliato... posso anche andarmene a casa mia...
Per lui; la Svezia...per me;...NON LO SO!

Li l'insegnante di classe lo blocca.
La signora(cioè Io) non ha detto che Italia è un paese di merda.
Solo che questo insegnante insegna che i soliti italiani fanno come gli pare, sempre.
Ce scritto un divieto in chiaro e tondo in maniera che anche un bambino con o senza cervello lo possa capire, l'italiano se ne frega. Punto e basta! E un bene che i bambini imparino dal inizio.
Non lo dice l'insegnante. Lo dico Io.

Poi prende la parola l'insegnante di italiano.
Arrivata molto dopo l'orario stabilito per il colloquio.
Fra me e me penso che non è la prima volta che arrivi in ritardo.
Ma lei è una vipera che mi aggredisce.
Non dovevo parlare con la preside.
Ho fortificato mio figlio con questo passo.
Cerco di spiegare le mie ragione.
Che ho prima cercato di parlare con l'insegnante...sempre il solito fotografo/spara giudizi...quella volta. Ma lui girava tutta la colpa  su mio figlio.
Esattamente come adesso.
Poi questa signora, esperta di italiano, che sono giorni che non mi saluta per strada... ripete la solita; "suo figlio non parla. Non si apre."

Io non capisco.
Non vedo perché bambini che a malapena raccontano cosa hanno mangiato a pranzo dovrebbe "raccontarsi" a delle persone che evidentemente non hanno un sincero interesse verso di loro.
Ma non lo dico.
Dico che parlerò con mio figlio del rispetto per gli adulti e saluto tutti.
Devo andare al lavoro.
Fuori aspettano gli altri genitori per una riunione di "crisi bullismo".

Dopo vengo a scoprire che il nostro "amico" ha dato il meglio di se puntando il dito verso la mamma di un'altro bambino che ha disegnato LE TETTE...
Questo micro-criminale non solo ha fatto questo gesto pornografico per far turbare l'insegnante, che fa il catechista come hobby. No, ha anche fatto un crocefisso di carta. Non importa che tutti cercano di dirgli che era una spada. No Way!
La mamma del bambino creativo (mi dicono che è molto bravo a disegnare e creare) va via in lacrime.
Deve andare a prendere il figlio proprio al catechismo.
L'insegnante la prende in giro dopo che è uscita perché dice che scappa...

Il pomeriggio il maestro super-cattolico incontra una delle mamme che aveva chiesto la riunione extra.
Lui le chiede perché lei non ha detto i nomi alla riunione.
D E T T O  N O M I????
Voleva crocifiggere anche un altro bambino.
Non prendere le sue responsabilità perché tratta maschi e femmine e alcuni maschi diversamente dagli altri...
Forse che l'essere umano avrà sempre bisogno di crocifiggere...

Io so che adesso devo girare l'altra guancia.
Lasciar stare.
Fortificare mio figlio dicendogli di abbassare la cresta.
Non difendere amici fino alla fine.
Fare ciò che gli viene detto di fare e basta.
Fa male.
Ma lo faccio.
Ma penso che non cambierà nulla se queste sono le persone che insegnano nelle scuole e le chiese italiane.




14/04/14

Forte ma debole ma forte

Si, è cosi che mi sento.
Specialmente adesso che le mie unghie si sbriciolano totalmente.
Probabilmente sono le medicine.
Devo controllare la osteoporosi e cose del genere...dopo.
Nel frattempo cerco di fare un boost a me stessa.
Bacche di Goji, qualche integratore per unghie e capelli, semi di Chia...you name it!

L'anima non è rotta tutto il tempo.
Un momento sono forte come un bue.
Il prossimo sto li, sdraiata, a tremare.
Forse le due cose vanno insieme.
Forse no.

Potete chiudere gli occhi adesso, se volete, perché so bene che l'ho detto almeno un milione di volte...almeno...
Lo dico lo stesso di nuovo.
Io porto sempre nonna con me.
Penso a cosa avrebbe detto lei.
Penso a cosa avrebbe fatto lei.
Mi manca da farmi male.

Il dolore sta li con me sulla sedia alla messa- di addio/ -delle palme, che il prete sostitutivo tiene. Lui e la moglie sono entrati dritti nel mio cuore e li rimangono. Ma se ne vanno adesso. So che mi mancheranno. Le lacrime sono vicini quando ci abbracciamo per dire addio e ho difficoltà a scrivere una frase di ricordo su una cartolina prima di andarmene.
Non capisco bene da dove viene tutta questa tristezza. Devono solo tornare in Svezia.
Finalmente tornano dai loro nipotini.
Noi abbiamo un cucciolo a casa. Il sole splende. Mi sento bene.
Ma comunque...

Quando mi riposo sul mio letto dopo pranzo si posa un piccione sulla grata nella finestra dei bambini e mi guarda dritto per dritto. Poi se ne va.
Nonna penso. La gioia mi riempie.
Dopo di che mi devo sbrigare a raccogliere cacca dopo il cucciolo-mattachione che si è deciso che il tappeto sotto la batteria è il posto migliore per fare i suoi bisognini.

Dopo mi rendo conto di che giorno era. Il tredici aprile. Esattamente tre anni fa, questo giorno, mia nonna chiuse gli occhi per sempre.
Non ce alcun dubbio.
Sono forte.
Fortificata da nonna.
Non è questo il piccione... ma non ho fatto in tempo a fare una foto al "piccione-nonna".

03/04/14

Partire e andare


Avevo promesso che questa primavera sarebbe stata nel segno del viaggiare.
Che volassi ancora ed ancora.
Domani parto per Amsterdam.
Vado a una conferenza per insegnanti di svedese al estero.
Si fa ogni due anni.
L'ultima volta era a Barcelona.
Allora ci andarono due delle mie colleghe e tornarono con un sorriso matto da super- contente e una marea di inspirazione nella valigia.
Questa volta tocca ad Amsterdam.
Io e un'altra collega ci andiamo.
Non vedo l'ora...anche se ho le farfalle nello stomaco ovviamente.

La sensazione di non essere ad altezza mi attanaglia; sono solo un'insegnante di scuola materna, sicuramente della specie più stupida anche...non so fare nulla...etc etc...
Penso in questa maniera per un po. Mi rotolo nella pura cattiveria contro me stessa. Nello stesso momento faccio la spesa, i letti e metto a posto. Dopo vado nella doccia e canto OM e mi alleno sul canto armonico fino a far stare zitto il signore matto di sopra con il suo tamburellamento con le mani...lo fa anche di notte...così...
Dopo me ne vado a fare yoga.
Li tutto ciò che faccio, respiro e sento mi dice che; IO VALGO!

Non ci sono dubbi!
Sarà divertente e basta!

Sarà indescrivibilmente bello viaggiare senza marito e figli...no, io amo viaggiare con loro...capite mi bene...ma comunque.

I poveri viaggi che ho fatto gli ultimi anni erano sempre per la Svezia.
Sempre per funerali.

In realtà c'era quel weekend di yoga anche...dove mi però ero portata una tosse insistente...e mille volte l'insicurezza che sento oggi...

A parte queste gite non ho viaggiato da sola in tanti anni.

Mi venisse un colpo se non mi divertirò da matti e godrò il viaggiare un pochino da sola.

Ora si fa la borsa.



01/04/14

Girare la frittella

Sì, è così che uno si sente avendo a che fare con i bambini.
Leggo un po di questo...a parte che ho già un po di anni di esperienza...che tu pianifichi e pensi e poi il gruppo di bambini, o come in questo caso; uno nel gruppo, sconvolge tutto.

Il marito ed io abbiamo fatto alla chetichella.
Tutto di soppiatto.
Decidendo di iniziare da scratch invece che cercare tra le diverse anime di cani abbandonati in canile, che io desideravo.
Non siamo in una fase della vita dove possiamo usare tutta la nostra energia a qualcuno che forse è stato maltrattato.

Perciò abbiamo contattato i nostri amici che hanno parlato con l'allevatore dove loro comprarono i propri Beagle.
Qualche settimana fa è nata.
Sì, ho sempre detto che deve essere femmina.
Ce assolutamente troppo yang qui a casa.
Ho tifato per lei.
Perché questa piccola bebe continuasse a vivere.
Erano sette cuccioli.
Solo tre sono sopravvissuti.
Due maschi e una femmina.

Finalmente arrivò il giorno, domenica, quando i bambini dovevano prendere parte del nostro piano meraviglioso.
Abbiamo solo detto che ci saremo visti con gli amici e i loro cani i campagna.

Li ci siamo stati accolti da un arem di Beagle adulti, che giocavano, abbaiavano e ci salutavano come fossimo le persone più importanti del mondo...sì, come fanno solo i cani.

Ci è voluto un bel po per guardarci intorno.
Quasi che ci annusavamo in giro e nello stesso tempo ci annusavano per bene.


Il figlio grande che io chiamo sempre dobberman perché finto-duro fuori e morbido morbido dentro ha subito avuto contatto ravvicinato con la femmina di dobberman di casa.
Erano così vicini che quasi non si potevano separare.
Ma qualcuno ci provò...


Avete sicuramente capito che ci voleva un po di tempo per arrivare al target.
E poco prima di arrivare ci siamo imbattuti in questi piccoli simil-volpi tondi come orsacchiottini.



Welsh Corgi Pembroke.

Il nostro novenne casco completamente.
La somiglianza con la Sheltie di mia zia e queste meraviglie è sorprendente.
Per lui la scelta era ovvia.


Nemmeno guardando i cuccioli di beagle appena nati, tremanti e ubriachi di latte riuscivamo a convicerlo.

La piccola femminuccia con la lingua di fuori non parlò al suo cuore.





Neanche quando ha visto come sarà fra qualche settimana... 


                                                 No, il suo cuore è già perso.
                                                Non ci sono dubbi.
                                             







Il figliolo impassibile di fronte al fatto che io e il marito avevamo già due nomi da femmina pronti. Avevamo assaggiato per un po di tempo quali potessero andare bene, come quando aspetti un bambino...ed era quello che facevamo.


Il figlio grande?

Beh, lui disse; non fa niente, basta che sia un cane.



Sì, questo può capitare.
Non sai mai come la frittella viene sul altro lato.
Adesso, adesso ci alleniamo a nomi di maschi...tutta la famiglia.
Due settimane abbiamo, poi dobbiamo andare a prendere il piccolo cane da regina.
Ma sapete una cosa?
Penso che sarà tutto a posto lo stesso.
E la storia di yin/yang, beh, la dovrò sistemare in un'altra maniera...