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30/04/10

Sogni da insegnante

Mia nipote mi ha chiesto, in un mail, l'altro giorno se posso insegnarle lo Yoga...


Ho risposto che dato che non sono un'insegnante di yoga non posso ovviamente insegnarle niente...


Ma certo che possiamo fare una lezione insieme quando vengo in Svezia a giugno!

Questo mi ha fatto cominciare a pensare al fatto di essere o diventare insegnante.

Le mie tre anni di intenso allenamento di yoga, dopo aver trovato "la mia scuola", non bastano.

Ho ancora tanto da imparare e sento che ce così tanta strada prima di cominciare a pensare alla carriera dell' insegnante...


Se mai mi venisse in mente...suppongo che arriverei a sessanta anni prima del esame...uno può cominciare a lavorare quando tutti gli altri vanno in pensione???

Una volta ho portato un'amica a una lezione di prova al mio "posto di yoga" anche se suo marito era contrario (ce ne sono di tipi strani in questo mondo!) Lei ha trovato lo yoga bello quanto lo trovo bello io. Ma quando poi non si è più fatta vedere li l'ho chiamata per sapere se era successo qualcosa (non si sa mai che tipo di tipo strano una amica si è sposata!). Mah, il marito (il tipo strano) pensava che era meglio che lei andasse a fare nuoto invece...
Dopo aver detto questo la mia amica ha continuato a parlare di quanto gli era piaciuta la lezione e forse uno dovrebbe continuare per poi fare l'insegnante di yoga...


Eh? Da non riuscire più ad andarci a diventare insegnante...

Io vedo tanta gente come lei...cioè, come quello che dice lei, non quello che fa. Vogliono fare tutto subito...prima che sanno fare qualcosa...

O sono io che ho le aspettative su me stessa più alte?

Ma certo che ce un sogno segreto... va beh, fra poco non sarà più così segreto...

Il sogno di insegnare yoga ai bambini. Di sommare l'insegnante di scuola materna e la fissata per lo yoga ed avere una specie di equazione da sogno...

Ho sempre pensato, da quando faccio yoga, come sarebbe tutto diverso se avessi scoperto lo yoga da giovane.

L'idea del mio corpo sarebbe probabilmente completamente diversa. Il mio portamento, che si sta "raddrizzando", sarebbe stato di sicuro meglio.


Solo il fatto di andare in giro pensando di non poter fare...non può essere un bene per un bambino o un'adolescente.

Di poter aiutare bambini a trovare la strada con l'aiuto dello yoga...


Di, forse, aiutarli a migliorare l'autostima...

E certamente posso fare una lezione di yoga con la mia nipote!


26/04/10

Avere bidè o non avere bidè...questa è la domanda...

Mi ci vuole un po di tempo prima che capisco che e di me....o per lo meno dei miei simili... che stanno parlando a tavola in pizzeria. Sono li con tre amiche e siamo occupate e chiacchierare del più e del meno.

Sento come in lontananza che si parla di anti-igene e gatti che camminano sul lavandino...osservazioni fatti ad un viaggio nel nord Europa...le mie latitudini...

Credo che non devo raccontare della nostra vecchia gatta, che una sera che era da sola a casa, colta da un mal di pancia e in mancanza della sabbiera fece i suoi bisogni nel lavandino in cucina e poi coprì tutto con della carta che noi bambini avevamo tagliuzzato durante la giornata...

Nemmeno penso che racconterò dello straccio di mio nonna che dopo essere stato usato per pulire un po di tutto funzionò anche come pulisci mani a noi piccoli monelli...

- Si, dice un'altra amica...e non hanno neanche il bidè!

A quel punto mi sveglio dal trance...devo difendere i miei diritti alla sporcizia.

-No, da noi non ci sono i bidè e non ho mai capito a che servono in realtà.

Silenzio...

Un po imbarazzante...

Faccio un nuovo intervento; - Abbiamo perfino litigato, il marito e Io, se mettere il bidè nel bagno o meno quando abbiamo rinnovato l'appartamento dei suoi nonni, dove adesso abitiamo da sette anni.

Il marito ha vinto e il bidè viene adesso usato per lavare i piedi...da me e i bambini si intende, il consorte non lo usa per niente. (ho controllato su Wikipedia e ce scritto che si può anche usare per lavare le fette...forse non così sbagliato allora???) Forse dovrei aggiungere che lo usato come si dovrebbe dopo i due cesarei...non potendo farmi la doccia per due settimane...orrore raccapriccio!

Il mio papà che fa l'idraulico...quindi lavora con bagni e dintorni...dice che un tempo era di moda anche in Svezia con questo oggetti occupa-spazio che si chiamano bidè. Ma poi sono diventati fuori moda e il mio babbo è stato costretto a toglierli un po dappertutto.

Continuo a pensare alla sporcizia di tutto... o anzi, le diverse opinioni sulla sporcizia. Un italiano non se la cava molto bene in assenza del bidè ma può senza problemi entrare in una casa, anche la più incantevole, con le scarpe addosso...

Uno svedese...o forse sono solo Io...si leva le scarpe appena viene data una possibilità e assolutamente quando entri a casa di qualcuno.

Voglio dire, considerando le quantità di cacche di cane sparse per i marciapiedi che poi evitare tutti solo se sei specializzato in slalom, non può essere visto come igienico entrare in casa con le scarpe...o?

I pensieri vanno a un seminario di yoga di purificazione; pulizia del naso, della lingua e la doccia ogni giorno...

I seguo questo...ma nel bidè metto solo i piedi...

Sono un'anima sporca per questo?

Gli Indiani si purificano nel fiume Gange. Non è mica pulito?...

Decido che tutto dipendo dal come uno vede le cose e che posso benissimo lavare i piedi  nel bidè.


Due, dalla testa ai piedi molto rinnovate, signore entrano al ristorante e Io e le mie amiche abbiamo tutt'a un tratto altro di cui parlare...






24/04/10

Attendere prego!

Ho appena finito di fare due file telefoniche...l'ospedale pediatrico di nuovo...niente di serio, solo un controllo...

Ho provato a chiamare per tre giorni ma è stato sempre occupato. Come una matta provo durante orari diversi nel corso della giornata, tante volte in fila. Rinuncio è provo via internet...questo tipo di esame non si può prenotare via la rete...solo al telefono...Sospiro profondo!

Scrivo un mail al ospedale. Si scusano ma dicono che devo avere pazienza con la prenotazione via telefono...

Sabato mattina non ci saranno così tanti che chiamano...vero?

Occupato...occupato...occupato...risposta; 16 telefonate in fila. Attendere prego! Please hold the line!

Non ho nessuna intenzione di rinunciare adesso! Ascolto ripetizioni di privacy, donazioni di sangue e utilizzo dei dati personali, orari per il ricevimento e poi mi dicono quanti sono rimasti in fila; 16...no, ma scusa...chi è che parla ininterrottamente con gli operatori senza preoccuparsi degli altri in fila?

Calma, hanno detto che devo essere paziente...15...15...15...

Dopo mezz'ora sto ancora li con la cornetta attaccata all'orecchio. Siamo a 11...aiuto...

Un'amica mi manda un sms. Dovevamo andare a fare shopping...però la pioggia viene giù forte...Le rispondo che la richiamo appena libera dal telefono e comincio a giocare col pensiero di andare a leggere qualche blog mentre aspetto...no, serietà!...aspetta!...i blog sono seri...Marika rimani qui dove sei!... prendo un respiro profondo...

Sembra che sia passato un eternità. Il figlio più piccolo si è perfino stufato della Wii. Siamo solo in 3...invece delle chiacchiere Vivaldi fa la sua entrata sulla linea...mi è sempre piaciuto Vivaldi ma dopo un po ti stufi anche di lui...

Finalmente una voce umana vera. Prenoto per il 24 agosto...eh???...fra quattro mesi...va bene, non ho nessuna scelta...

Il marito torna a casa e vede cosa ho scritto...va su tutte le furie e ha ragione. Solo qualche giorno fa mi ha detto che ha preso una settimana extra di ferie estive in modo che potevamo stare un pochino al mare prima che inizia la corsa per inizio scuola...

Chiedo scusa e mi rimetto in fila telefonica.

Occupato...occupato...occupato...risposta; 16 telefonate in fila. Attendere prego!




Alla fine riesco a prenotare per OTTOBRE. Il 24 agosto era una disdetta...


20/04/10

Il 14 aprile 2010

Non so se è prima o dopo che mi hanno accusato di non essere una così brava madre come dovrei essere che i miei occhi cadono sulle mani di una delle mie accusatrici...

Molto curate con quel extra che deve per forza essere stato fatto da una delle tante "nail artists" che sono cresciute mostruosamente in questo mondo ultimamente. Lo smalto è trasparente e si vedono le mezzelune bianche...appiccicate sopra. Lavoro ben fatto...credo...non l'ho mai fatto fare...

Se era prima o dopo che mi ha detto; "se Io fossi stata la madre" non me lo ricordo...ma forse non importa...

Penso alle priorità...Io preferisco andare allo yoga che spendere tempo e soldi dalla curatrice delle unghie...preferisco cercare di guardarmi dentro e capirmi con l'aiuto dello yoga...forse non sempre bene...ma...

L'altra accusatrice mi porge un foglio, ma adesso non mi ricordo se le sue unghie erano curate...gli occhi erano ben truccati però...devo un po alzare gli occhi perché è rimasta in piede...guardando mi da sopra...

...non mi posso ricordare le sue unghie perché le parole che dice e il nome della clinica privata per terapie psicologiche scritto da lei suonerà al lungo nella mia mente; è una clinica a pagamento...

Il nome della clinica rimane come incollato sulla corteccia cerebrale...cerco disperatamente nei file del mio archivio intellettuale...o mi piacerebbe pensarlo tale...ed ecco quello che cerco; l'accusatrice col foglio in mano era presente quando la valutazione,  fatta su mio figlio due anni prima, è stata presentata del logopedista della ASL...gratis...

Lo ripeto ad alta voce. Gli chiedo in faccia perché non ha mai detto nulla alla nuova accusatrice. Gli chiedo perché non collaborano con il personale della salute infantile della ASL come mi avevano detto che si fa...non lo avevano detto le accusatrici ma le operatrici ASL...

Lei mi risponde;1, non ce stato tempo per raccontare (un anno!?...). 2, Non collaborano con il personale ASL.

Rimango zitta...che dire...qualcuno è bugiardo...ASL? Le accusatrici?

Metto il foglio in borsa...la rabbia cresce...sessanta euro prende come minimo una "nail artist"...sessanta diviso dieci fa sei...ogni volta che si rompe un'unghia sono sei euro...otto euro ogni lezione di yoga...

E' sicuramente una questione di priorità...



19/04/10

Pensieri sui barboni


E' un sabato mattina normale e Io sto andando con i bambini a un centro analisi. Mio figlio più piccolo ha cominciato a bagnare il letto tutte le notte e non sembra proprio se stesso. Ho il sospetto che gli fa anche male qualche volta. Cosa che lui ovviamente nega. Dopo la gamba rotta gli fa solo male quando il fratello gli tocca...tutto il resto sono stupidate. Sono riuscita, dopo tanti discussioni, a convincerlo a fare " pipì sul barattolo". E così stiamo andando.

I miei due terremoti corrono come selvaggi indomati in giro presi da un gioco pazzo...pazzo per la mamma, si intende..."Ben Ten Forza Aliena" dove raggi di un alieno costringe l'altro contro i muri. Non gli importa niente che la mamma-chioccia preoccupata, gli avverte di stare a attenti a; motorini che passano sui marciapiedi e possono arrivare dietro l'angolo al improvviso. O pure delle signore anziane che con tanta fatica si muovono con i bastoni e che con un piccolo soffio di vento, provocato da un bambino vivace che assolutamente non si può guardare intorno quando combatte forze mistiche che le vecchie signore neanche possono vedere, perde il suo equilibrio precario e rompe il femore o qualcos'altro. 

Penso che sto per diventare matta e cominciare ad urlare...anche se ho promesso a me stessa di non farlo...quando il barbone del quartiere appare dal nulla. Prima cerca di fermarli con un semplice alt ma non sentono niente. Allora tira fuori un fischietto e ci soffia dentro.

Il bimbo più piccolo rimane di ghiaccio...non si aspettava niente del genere e non sa cosa fare. 
Il bimbo grande sparisce dietro la mia schiena e fa finta di non esistere.

- Forse che voi non lo sapete ma sono Io il vigile dei bambini qui! dice questa persona meravigliosa che tutti girano intorno un po impauriti.

- Scusi, ma metterà la multa su di loro? chiedo Io con finta preoccupazione.

- Certo, ma se è la prima volta ci sarà solo la nota...e poi dovrò dirlo al papà, ovviamente...e allora rimarranno sicuramente senza gelato per un po.

I miei piccoli hooligans sono pietrificati e con gli occhi grossi come piatti da te prendono le mie mani come fossero i più bravi principini del mondo. Non sentono nemmeno quando il clochard dice che stava solo scherzando. Io lo ringrazio. Lui chiede scusa.

- No, no va bene! Grazie! dico Io e faccio fatica a tenere la risata lontana.

La pace non dura al lungo. I bambini dimenticano velocemente. Ma lui ha sicuramente lasciato qualcosa in noi, l'uomo che vive per strada, comunque in me.

Nel quartiere lui ce da tanto tempo. Si dice che lui è impazzito quando la moglie gli ha lasciato e che da allora mangia quello che trova e dorme negli spazi che la città offre...qualcuno dice che è diventato matto quando era stato sfrattato da casa...

In qualsiasi caso non è stupido. Credo, in fatti, che lui è molto più saggio di molti di quelli così detti intelligenti.

Non è da solo a vivere sulla strada cercando di sopravvivere chiedendo soldi ai passanti e cercando vestiti nei container di solidarietà...

Dicono che da quando hanno chiuso i manicomi, un po di anni fa, quelli senza parenti sono stati lasciati completamente a se stessi e riempiono adesso spazi nei portoni, sotto i ponti eccetera tutti i notti. Durante il giorno vanno in giro cercando di tirare avanti. 

Tante persone che sono considerate pazzi ma che forse sono stati "chiusi dentro" solo perché non erano "normali".
A questi bisogna aggiungere i drogati, alcolizzati, immigrati illegalmente e gli zingari.

Certo, anche Io avrò detto ai bambini che devono stare attenti...non si sa mai. Ce un'altro clochard nel quartiere che beve. Se non gli dai qualcosa si mette a urlare e a minacciare...

I miei pensieri vanno a un viaggio in Bolivia che feci tanti anni fa.
Quante volte non ho lasciato i bambini che giravano per strada, con la loro scatola "pulisci scarpe" intorno al collo, di pulire le mie scarpe lucidissime per dargli il modo di portare a casa un po di soldi per mangiare...

Qui, a volte, storco il naso al tizio che si è tolto la protesi della gamba per far vedere che è handicappato per davvero o al eterno suonatore di fisarmonica che sale sul autobus costringendomi ad alzare il volume al mio I-pod...

Perché faccio così? Sono diventata fredda dal vivere assieme a tanti "barboni" che non ho più la "forza" a sopportarli? E' una buona scusa dire che; non si può aiutare tutti e poi mandare soldi a Haiti?





15/04/10

Negativo contro positivo

Che strano che un evento positivo, come il colloquio ieri, può sparire solo perché una cosa negativa ti colpisce. Come se niente di bello ti fosse successo.

Come se fosse stato solo un sogno che fluttuavi su una nuvola soffice nel cielo blu limpido con la sensazione di bellezza e forza.


Non era un incidente di pericolo di vita. Nemmeno un messaggio di morte. Forse non era neanche così importante...

Comunque ha fatto in modo che le belle notizie sono evaporate lasciando spazio solo per la rabbia.

Perché è così che le cose negative sono più potenti di quelle positive?

Perché è così che quando ci pensiamo al passato ci ricordiamo più spesso le cose negative che quelle positive?

Sono Io che lo permetto di succedere?

Dovrei concentrarmi di più su ciò che e positivo e ignorare ciò che è negativo?

Non posso dire esattamente ciò che è successo. Ma sono ancora arrabbiata...e un po triste. 





14/04/10

Colloquio di lavoro

Sono andata a un colloquio di lavoro oggi, un po poco convinta. Alla Chiesa Svedese cercano un contabile. Io e altre tre persone abbiamo fatto la domanda. Si tratta di sei ore alla settimana.

Io contabile???!!! E' vero che ho lavorato in ufficio un paio di volte nella mia vita e così ho anche dovuto lavorare con la matematica, ma non è la mia specialità...

Il marito mi ha incoraggiato ad applicare. Meglio di niente...no? Si, certo che lo è!

Prima di uscire di casa la mia migliore amica svedese mi ha chiamato. Mi ha chiesto se mi facevano il colloquio per il lavoro che fanno con i bambini li. - No, per favore non mi prendere in giro!
Mi ha augurato buona fortuna e mi ha chiesto feedback quando torno a casa.

Ho messo l'I-pod, con musica svedese, nelle orecchie...per darmi la giusta feeling...Docciata e perfino truccata ho preso l'autobus e il tram per arrivarci. Ho visualizzato il tramonto con gli occhi chiusi e respirato profondamente...chi sa se le persone sul auto potevano vedere che stavo facendo (ah ah!)...

Il colloquio stava andando mediamente bene quando è entrato il prete. Lo conosco da quando mio figlio va alla scuola svedese che affittano il suo locale una volta a settimana. Ha visto, sul mio CV, che sono maestra di scuola materna e vuole sapere se mi interessa lavorare con loro durante la scuola per i bimbi piccoli e gli incontri mamme/bimbi...sono arrivati a più di ventidue bambini.
Wow! - Si, certo! Molto interessata sono.

Quando il secondo candidato è entrato il prete mi  accompagna alla porta e mi  ripete la domanda. Doppio Wow! E naturalmente SI!

A pensare a cominciare a lavorare...anche se in piccola dose...con ciò che veramente voglio; i bambini...

Ho chiamato la mia amica sul autobus al ritorno; - Ti devo una birra! (lei è la mia amica da pub). Le tue vibrazioni positive mi hanno aiutata.

13/04/10

Tramonto



Oggi quando stavo tornando a casa dalla lezione di yoga, a parte sentirmi estremamente felice, tutti i colori mi sembravano anche molto più forti del solito. Tutto sembrava così diverso...migliore...anche se il sole non era li. C'era una specie di luce foschiosa sopra Roma.

Era la moglie del mio insegnante che teneva la lezione oggi. Normalmente insegna solo i pomeriggi e ai gruppi di bambini & adolescenti.

Lei mi tocca dentro in una maniera che non ho mai vissuto prima. E' così presente e pignola che tutto sembra più facile. Mette parole su tutto. Spiega tutto. Ci sistema le nostre storture.

La lezione l'ha finita col incoraggiarci, durante il relax finale in Savasana, di visualizzare un tramonto al mare. Dopo ci ha fatto sedere mentre ci diceva di tenere questo immagine sulla retina mentre ripetevamo i mantra. Alla fine ci ha chiesto di tirare fuori questa foto nella nostra testa ogni volta che ci sentiamo stressati e in bisogno di calma.

Il tramonto sul mare come modo per dare pace alla nostra mente. Meraviglioso!

Giusto quello che mi serviva adesso.

11/04/10

Tornata di nuovo!

Finalmente ho il mio mouse di nuovo. Ha collassato l'altro giorno e il marito ha detto che dovevo solo lasciarlo al service e mi avrebbero dato uno nuovo.

Per il mio terrore l'hanno trattenuto.

- Ma...senza mouse...

-Va beh, ma si tratta solo di qualche giorno, signora.

Il mio blog...i miei amici blog...e tutto quello che avevo scaricato per studiare per il colloquio di lavoro che ho mercoledì...e non ho un altro mouse da sostituire al mio cattivo apple-mouse.

Mi sento persa!

Veramente hanno messo solo qualche giorno. 

Felice collego il mouse al computer...funziona!!!

Ma ragazze...e ragazzi...non avete fatto altro che scrivere mentre ero via...e Io che amo leggervi...

Aiuto!!!


07/04/10

Chiusi per ferie...lascia i bambini per il vento!

Il tempo durante le ferie corre. Specialmente quando hai i bambini a casa ventiquattr'ore su ventiquattro. Un pochino litighi per i compiti, un pochino cerchi di fare cose di casa che vanno comunque fatte e  poi ovviamente te li godi pure i tuoi pargoli...ci mancherebbe altro!

Ma questa mattina sono riaperte le scuole...dopo undici giorni. Un pochino di tristezza si mescola col fatto che puoi tornare a fare la spesa senza uscire con metà busta piena di merendine e caramelle. Non mi dispiace nemmeno poter tornare a fare yoga, non solo tra una richiesta dei bambini e un'altra, ma senza interruzioni e perché no; col insegnante.

Dopo aver lasciato i miei eredi, nel palazzo triste e malandato che si chiama scuola, incontro una mamma che sta correndo per andare in ufficio. Le faccio notare che mercoledì è la sua mattina libera...me l'ha detto lei.

Al mio commento comincia un fiume di parole che non sembra di avere fine. In cinque secondi mi racconta delle capriole che ha dovuto fare con tre figli...uno nella scuola materna, uno nella elementare e uno al nido...

IL NIDO COMUNALE E' STATO CHIUSO PER SETTE GIORNI!!!!

La guardo con la bocca aperta...non è possibile...avevo mandato giù che la scuola materna e la scuola elementare non lascia i poveri genitori che lavorano altri alternative che nonni forti o la baby-sitter sempre disponibile...ma il nido...lasciano che i bambini sotto i tre anni vanno in giro da soli o...

Le educatrici al nido avevano giorni di festa da recuperare e così hanno chiuso...

Il mio piccolo cervello un po' colorato dalla mia educazione nordica non riesce a far quadrare nulla...

Perché quando lavoravo Io al nido, comunale, in Svezia si chiudeva solo due settimane d'estate e si co-lavora in quelle due settimane con il nido vicino per garantire ai genitori il servizio mentre noi personale facevamo a turno a prendere ferie???

Sono più stupidi le educatrici in Svezia o in Italia che pensano in primis a chi deve essere rivolto il servizio?

Questa mamma aveva dovuto usare giorni di ferie alternate con il marito per gestire la cosa dato che i nonni che sono rimasti non hanno tutta questa voglia di stare fissi con tre bambini e le loro esigenze.

Un pensiero che mi ronza nella mia testa scandinava da un po' di tempo è perché qui non si è mai riusciti ad organizzare un dopo- scuola che funziona come a casa mia.

In Svezia si va a scuola fin dopo pranzo dopo di che ce il dopo- scuola che entra in azione. Se non è proprio alla scuola i educatori vanno a prendere i bambini che ne hanno diritto e gli aiutano con i compiti (quando ne hanno!) o pure fanno attività sportive. I locali del dopo- scuola solo arredati come in una casa con spazi vari dove stare insieme o separati.

In Italia il dopo- scuola funziona solo se la scuola è aperta. I bambini stanno ammucchiati in una stanza a tirarsi palle di carta mentre le bambine che sarebbero le educatrici ascoltano la radio ( mi è capitato di dover lasciare mio figlio li per le riunioni della scuola...)

Perché ancora nel 2010 si deve sentirsi male come mamma se lavori?

Perché non è così in Svezia (...e qualcuno mi dice anche in Francia)?

Perché non si ribellano le donne?

Sono arrabbiate sì...si lamentano ma non fanno nulla per protestare...

Sarà per la paura di perdere il lavoro.

Sarà perché sanno che non interessa a chi ha il potere...

Ma perché non interessa a chi ha il potere?

Non capisco nulla...

Forse che ognuno pensa troppo a se stesso qua...