Il grande ha iniziato la prima media. P r i m a m e d i a...la devo assaggiare. Non mi pare vero. Quel piccolo tipetto mio è diventato grande...Quando è successo?
Il primo giorno entriamo tutti nella aula magna della scuola a mo di imbuto. Siamo in tanti. Cinque classi con tanto di genitori al seguito.
La preside parla. Spiega. Incita a lasciar crescere da soli i figli. Fare gli errori da soli. A me piace sempre di più questa donna che emana fiducia e serietà.
Poi vengono chiamati i bambini uno per uno. Classe per classe. Ricevono un grande applauso e vanno su con gli insegnanti e i genitori. Per vedere dove stanno i figli e dove staranno per tre anni tutti i giorni. E' un piccolo sbircio ma significa molto. La cosa più importante per un genitore e sentire che i propri figli sono ben accolti. Mentre sto uscendo dalla classe vengo richiamata da una insegnante. Si presenta. E' l'insegnante di sosegno della classe. Ha saputo. Vuole sapere come sto io. Spiega come lavora. Chiede se ce qualcosa di particolare che voglio che sappia di mio figlio. Chiacchieriamo un po. Mi da subito l'idea di essere molto competente. Ma la cosa che mi sorprende di più è che scambiamo numero di telefono sulla sua richiesta. Non mi era mai capitato. Alla scuola elementare devi essere rappresentante di classe per avere il numero di una maestra. Parla di collaborazione. Finalmente sento che ci sarà collaborazione.
Mio figlio torna a casa il primo giorno contento. Racconta un po degli insegnanti. E' stato detto subito a tutti che sono autorizzati a portarsi il computer. Dopo pranzo si lancia a tirare fuori quaderni e altro materiale che hanno chiesto.
Il secondo giorno hanno fatto matematica. Lui dice che quando stava li a scervellarsi la prof. gli ha detto " se ti scoppia il cervello usa la calcolatrice". Lui è contento. La professoressa ha colto in pieno il suo dilemma. Ha visto il panico crescere.
Non so come procederà. Ma mi sembra che stanno tutti lavorando in un team ben informato che punta sulle necessità di ogni bambino. Almeno del mio bambino.
Allora in bocca al lupo al tuo piccolo uomo! Quello che scrivi è confortante, dopo averne sentite di cotte e di crude sulla scuola. Speriamo bene!
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