Questo mondo diventa sempre più complicato.
Doveva diventare più semplice con le varie tecnologie.
Invece diventa complesso.
Una volta i bambini andavano al letto presto e i genitori potevano parlare di cose da adulti.
O almeno a casa mia era così. I bambini non dovevano essere sempre presenti. Gli adulti avevano il diritto di starsene liberamente in pace. Di avere anche la possibilità di parlare senza i bambini.
Ora sembra che i bambini devono essere ovunque. Fare di tutto.
Non sto dicendo che non porto i miei bambini con me quasi ovunque. No, non è quello che voglio dire.
Sto parlando di "bruciare le tappe". Di fare cose molto prima del dovuto. Di guidare la macchina senza sapere dove sta il volante...
Ultimamente ricevo richieste di amicizia su facebook dei amici di undici/dodici anni di mio figlio. Ma "camuffati" in ventenni. Questo per aggirare la regola che dice che devi avere tredici anni per stare su facebook. Regola per tutelare loro. Ma forse anche me. Capperi! Non posso più scrivere cose da adulta. Cose che non voglio che giunga alle orecchie dei marmocchi... sempre. Nemmeno ai amici marmocciosi dei miei marmocchi. Ricevo richieste. Non rispondo. Uno dice di avere ventinove anni. Figlio di uno che presta servizio alle leggi come lavoro. Anche il papà ha stretto amicizia con questo ventinovenne finto. Consente questa deviazione alla larga della legge.
Ma dove stiamo andando?
E dove vado per stare in pace con i pensieri da adulta?
So bene che fra un po mi ritrovo con mio figlio come amico su facebook. Fra due anni. Quando ha fatto tredici. E li non potrò dire niente...forse non vorrò dire niente. Chi lo sa...
Per adesso voglio che lui stia felicemente fuori.
Voglio che lui vada al parco per vedere i suoi amici.
Voglio che lui dia un appuntamento con gli amici al bar.
Voglio che lui resti ancora un po ignaro di tutte le menate che io mi sento libera a dire su facebook ancora per un po....o almeno posso scegliere io di fargli vedere cosa voglio io.
Forse sono stronza. Forse sono fuori dal mondo.
Ma io voglio anche che si rispetti le regole.
Doveva diventare più semplice con le varie tecnologie.
Invece diventa complesso.
Una volta i bambini andavano al letto presto e i genitori potevano parlare di cose da adulti.
O almeno a casa mia era così. I bambini non dovevano essere sempre presenti. Gli adulti avevano il diritto di starsene liberamente in pace. Di avere anche la possibilità di parlare senza i bambini.
Ora sembra che i bambini devono essere ovunque. Fare di tutto.
Non sto dicendo che non porto i miei bambini con me quasi ovunque. No, non è quello che voglio dire.
Sto parlando di "bruciare le tappe". Di fare cose molto prima del dovuto. Di guidare la macchina senza sapere dove sta il volante...
Ultimamente ricevo richieste di amicizia su facebook dei amici di undici/dodici anni di mio figlio. Ma "camuffati" in ventenni. Questo per aggirare la regola che dice che devi avere tredici anni per stare su facebook. Regola per tutelare loro. Ma forse anche me. Capperi! Non posso più scrivere cose da adulta. Cose che non voglio che giunga alle orecchie dei marmocchi... sempre. Nemmeno ai amici marmocciosi dei miei marmocchi. Ricevo richieste. Non rispondo. Uno dice di avere ventinove anni. Figlio di uno che presta servizio alle leggi come lavoro. Anche il papà ha stretto amicizia con questo ventinovenne finto. Consente questa deviazione alla larga della legge.
Ma dove stiamo andando?
E dove vado per stare in pace con i pensieri da adulta?
So bene che fra un po mi ritrovo con mio figlio come amico su facebook. Fra due anni. Quando ha fatto tredici. E li non potrò dire niente...forse non vorrò dire niente. Chi lo sa...
Per adesso voglio che lui stia felicemente fuori.
Voglio che lui vada al parco per vedere i suoi amici.
Voglio che lui dia un appuntamento con gli amici al bar.
Voglio che lui resti ancora un po ignaro di tutte le menate che io mi sento libera a dire su facebook ancora per un po....o almeno posso scegliere io di fargli vedere cosa voglio io.
Forse sono stronza. Forse sono fuori dal mondo.
Ma io voglio anche che si rispetti le regole.
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