a Roma con una corona fatta in casa da fiori comprati.
Portarsi un novenne riluttante che asssoluuutamente NON ballerà intorno a un "Majstång ridicolo".
Essere felice perché il marito vuole venire. Non tutti i mariti italiani capiscono come è importante questa festa per noi svedesi. Ma ballare non lo vuole fare nemmeno lui. Non fa niente perché si è portate l'umore più allegro.
Meravigliarsi di tutti questi pappagalli che sono arrivati a Roma gli ultimi anni. Uno visita il giardino bellissimo di Lukasgården come per augurare benvenuto al solstizio.
Dirigere i balli anche se perdi parole, fiato e alla fine voce, per poi essere ringraziata malgrado non fossi così superbrava come vorresti.
Pensare che ce qualcosa di particolare con la bandiera svedese. Domandarsi se si sta diventando vecchi pensando questo.
Improvvisare una strofa dimenticata con un partner eccellente.
Meravigliarsi che sono i giovani pappa svedesi che vogliono cantare "Små grodorna" ancora, ancora e ancora. Aggiungendo poi anche "Små grisarna". Come se fossero sulla lista delle cose più importanti.
Mangiare un'insalata di farro portato da casa con pomodori al forno, feta e palline di tofu. Bere birra e mangiare fragole col marito mentre il sole scende e il figliolo riceve il suo wurstel col pane.
Notare che i maschietti si possono divertire un mondo con due bastoni trovati e tutto il musone per il ballo viene dimenticato.
Essere molto contenta per giunta.
Si, si può!
Si, si può!
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