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03/04/14

Partire e andare


Avevo promesso che questa primavera sarebbe stata nel segno del viaggiare.
Che volassi ancora ed ancora.
Domani parto per Amsterdam.
Vado a una conferenza per insegnanti di svedese al estero.
Si fa ogni due anni.
L'ultima volta era a Barcelona.
Allora ci andarono due delle mie colleghe e tornarono con un sorriso matto da super- contente e una marea di inspirazione nella valigia.
Questa volta tocca ad Amsterdam.
Io e un'altra collega ci andiamo.
Non vedo l'ora...anche se ho le farfalle nello stomaco ovviamente.

La sensazione di non essere ad altezza mi attanaglia; sono solo un'insegnante di scuola materna, sicuramente della specie più stupida anche...non so fare nulla...etc etc...
Penso in questa maniera per un po. Mi rotolo nella pura cattiveria contro me stessa. Nello stesso momento faccio la spesa, i letti e metto a posto. Dopo vado nella doccia e canto OM e mi alleno sul canto armonico fino a far stare zitto il signore matto di sopra con il suo tamburellamento con le mani...lo fa anche di notte...così...
Dopo me ne vado a fare yoga.
Li tutto ciò che faccio, respiro e sento mi dice che; IO VALGO!

Non ci sono dubbi!
Sarà divertente e basta!

Sarà indescrivibilmente bello viaggiare senza marito e figli...no, io amo viaggiare con loro...capite mi bene...ma comunque.

I poveri viaggi che ho fatto gli ultimi anni erano sempre per la Svezia.
Sempre per funerali.

In realtà c'era quel weekend di yoga anche...dove mi però ero portata una tosse insistente...e mille volte l'insicurezza che sento oggi...

A parte queste gite non ho viaggiato da sola in tanti anni.

Mi venisse un colpo se non mi divertirò da matti e godrò il viaggiare un pochino da sola.

Ora si fa la borsa.



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