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02/06/14

Riflessioni su una gita al mare

Capisci come è diverso programmare una gita al mare con un cucciolo in casa già dal preparare le borse.
Wish mette la testa ovunque e quando si presenta la porta aperta nella stanza dei ragazzi non aspetta il via.
In un nano secondo ruba il pulcino che ho comprato ad Amsterdam per ognuno dei maschi umani di casa. 
Il figlio piccolo non gradisce. 
Io e il marito diamo una caccia al ladro ridendo come due matti.
E così divertente quando ci troviamo uno da una parte del nostro letto e l'altro dal altra parte con il cagnolino sotto...faccio finta di non vedere la polvere e scatto una foto prima di acchiappare il micro criminale.


Dopo il viaggio in ansia e il trasportino pieno di bava arriviamo finalmente sulla spiaggia.





Scavare si mostra essere un attività molto agevole nella sabbia.



I due fratelli umani faticano però ad accettare che un cane non capisca affatto le costruzione...
Che cos'è?
Si scava e basta!






Un invasione di catamarani ci costringe a spostarci e altre "vedove"- sub.


Come se sentisse qualcuno mio figlio grande che dopo la settimana al campo velico continua a dire; voglio fare vela voglio fare vela...
Sono tanti.
Continuano ad arrivare.
Riempiono la spiaggia libera.

Noi passeggiamo.


Scaviamo.



I figlioli si fanno un bagno.
Io non l'acqua è troppo fredda per una svedese ormai viziata col brodino.
Poi tornano i subacquei.
Smontano.
Scaricano.


 Trascinano il gommone su.


E fuori sul mare stanno ancora i catamarani.
Che poi tornano quando noi andiamo per comprarci un panino.



Dopo diciamo che basta.
Il cucciolo è stato costretto a nuotare un po dal "club dei maschi", che non accettano mica il rifiuto di un bagno.
Io mi sento bruciata.

E poi a casa nel tardo pomeriggio scopriamo che cosa ha mangiato il cucciolo.
La sua cacca è praticamente sabbia.

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